L’ex rossonero Serginho compie oggi 47 anni. Nato il 27 giugno del 1971, il brasiliano ha vissuto nove stagioni con la maglia del Milan, risultando decisivo in particolare nel 2003.
Dalla fine del Secolo scorso a quasi tutto il primo decennio del Duemila, sulla corsia mancina del Milan ha spesso sfrecciato Serginho, pseudonimo di Sergio Claudio dos Santos. Oggi, 27 giugno, l’ex Concorde rossonero compie 47 anni.
L’arrivo a Milano
Da sempre dotato di grandi doti atletiche e di velocità, Serginho inizia a giocare a calcio solo a 21 anni, lasciando l’atletica: nel 1999 arriva la chiamata dall’Europa e il cursore mancino lascia il San Paolo per 18 miliardi di lire e approda al Milan. Il Diavolo ha appena vinto lo scudetto e nel 3-4-3 di Zaccheroni il brasiliano si impossessa del ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Al debutto, subito un assist vincente per Shevchenko.
Il jolly di Carletto
Con l’avvento di Ancelotti sulla panchina del Milan, Serginho avanza il suo raggio d’azione, venendo spesso impiegato sulla trequarti nel c.d. “Albero di Natale”. In questa posizione farà le fortune di Inzaghi e Shevchenko grazie ai suoi cross al bacio. Nella stagione 2002/03, è praticamente il dodicesimo uomo dei rossoneri: nella finale di Coppa Italia contro la Roma segna una doppietta nel match d’andata mentre nella finale di Champions apre la lotteria dei rigori battendo Buffon. Due anni più tardi, il tecnico di Reggiolo lo abbassa nel ruolo di terzino sinistro: nonostante le diffidenze iniziali, Serginho si adatta alla perfezione e diventa titolare inamovibile, costituendo con il connazionale Cafu un doppio binario carioca irresistibile. A causa di una ernia del disco e dell’età che avanza, il brasiliano giocherà sempre meno fino al ritiro del 2008. Ma farà in tempo a vincere altri trofei internazionali da gregario. Al termine della carriera, Serginho è stato osservatore per il Milan in Brasile.