Nuovi esami sulla Sindone di Torino, metà delle macchie di sangue presenti sul sudario non trova una spiegazione scientifica.
Continua a far discutere la Sindone di Torino, il sudario in cui sarebbe stato avvolto Gesù dopo la sua morte. Sin dalla sua scoperta il mondo si è diviso tra chi ha visto nel panno una reliquia di fondamentale importanza per il mondo cristiano e chi invece ci ha visto un prodotto umano, una specie di opera d’arte.
Nuovi esami sulla Sindone di Torino
Stando ai risultati dell’ultima analisi condotta sulla Sindone, la metà delle macchie di sangue sarebbero false, fatte forse passando le dita sul panno.
La ricerca non ha analizzato la sostanza che ha lasciato le macchie, che sarebbe in effetti sangue, ma ha verificato la compatibilità delle tracce con le ferite lasciate su in corpo morte per crocifissione.
Scritture alla mano, la crocifissione è stata simulata su uno dei ricercatori: a quel punto sono state analizzate le ferite e la direzione del flusso del sangue.
Esami sulla sindone di Torino: metà delle macchie di sangue sarebbero false
“Non abbiamo analizzato la sostanza che ha formato le macchie, ma abbiamo voluto verificare come potrebbero essersi formate sulla figura della sindone – ha dichiarato Borrini ai microfoni dell’ANSA. Abbiamo simulato la crocifissione con croci di forma diversa, di diversi tipi di legno e con posizioni differenti del corpo, per esempio con le braccia orizzontali e parallele al terreno, fino a verticali sulla testa“. Ricostruita la scena del crimine, i ricercatori hanno constatato che le macchie presenti nella zona toracica e quelle sulle braccia sono compatibili e quindi potenzialmente originali.
Non trovano una spiegazione scientifica invece le macchie situate nella zona lombare. “Le nostre prove su un manichino – ha proseguito Borrini – hanno mostrato che in questo caso il sangue non arriverebbe nella regione delle reni, ma si accumulerebbe nella regione della scapola che somiglia a un segno fatto in modo artificiale, con un pennello o con un dito“.
L’esito dell’esperimento conferma i precedenti studi e definisce la Sindone un prodotto artistico di epoca medievale.