Settanta migranti soccorsi dalla Guardia Costiera italiana e scortati fino al porto di Lampedusa dopo che Malta aveva fatto sapere di non avere navi per intervenire.
Si riaccende la polemica tra Malta e Italia, con le autorità de La Valletta che avrebbero rifiutato il soccorso a 70 migranti costringendo la Guardia Costiera italiana a intervenire per trarre in salvo le persone, assistite e scortate fino al porto di Lampedusa.
Settanta migranti soccorsi dalla Guardia Costiera italiana
Intercettato a circa diciotto miglia dalla costa, il gommone con a bordo settanta migranti avrebbe inviato la propria richiesta di soccorso a Malta, che avrebbe fatto sapere di non avere mezzi a disposizione per effettuare le operazioni di soccorso e recupero.
A quel punto la responsabilità è ricaduta sulle autorità italiane che hanno deciso di intervenire soccorrendo le settanta persone a bordo dell’imbarcazione e scortandole fino al porto di Lampedusa.
Donne e bambini a bordo del gommone
Dei settanta migranti, di origine eritrea, siriana e ghanese, la gran parte sono donne e bambini. Immediati i soccorsi da parte delle autorità mediche italiane prima del trasferimento all’interno dell’hot spot presente a Lampedusa.
La ricostruzione di ‘Mediterranea’
La notizia arriva dai profili social dell’associazione umanitaria Mediterranea. “70 vite salvate dalla Guardia costiera italiana e al sicuro nel porto di Lampedusa. Siamo felici di apprendere che, dopo una notte di monitoraggio e segnalazioni, queste persone siano in salvo in Italia”, recita il tweet condiviso dall’associazione.
70 vite salvate dalla guardia costiera italiana e al sicuro nel porto di Lampedusa. Siamo felici di apprendere che, dopo una notte di monitoraggio e segnalazioni, queste persone siano in salvo in Italia. La missione di #MareJonio continua. #savinghumans https://t.co/WMv8y4idbb pic.twitter.com/kNXgQ9hjWL
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 13 ottobre 2018
Stando alla ricostruzione fornita dagli uomini dell’associazione, sembra che la prima indicazione delle autorità italiane sia stata quella di rivolgersi a Malta, responsabile delle operazioni nell’area in cui si trovava il gommone. Di fronte al rifiuto del governo di La Valletta, la Guardia Costiera italiana ha deciso di intervenire.