Presunto episodio di razzismo in una scuola elementare di Foligno, parla il padre del bimbo discriminato: “Non si trattava di un esperimento sociale, era razzismo”.
Continua a far discutere il caso di Foligno, dove un maestro delle elementari ha costretto un alunno di colore a mostrarsi alla classe, insultandolo davanti ai suoi compagni. “Guardate quanto è brutto“, avrebbe detto l’insegnante agli alunni facendo riferimento al loro compagno di classe.
Foligno, maestro delle elementari deride un bambino di colore davanti ai compagni di classe
Il caso, segnalato proprio dai piccoli amici della vittima, ha scatenato le polemiche spingendo il Miur a sospendere il maestro. Inutili le scuse e il tentativo di difesa dell’insegnante che, dopo aver ammesso di aver sbagliato, ha fatto sapere di aver coinvolto la classe in un esperimento sociale utile a comprendere il dramma del razzismo.
Il padre dei bambini discriminati: È razzismo, non un esperimento sociale
La versione dei fatti fornita dal maestro non ha convinto (per niente) il padre del bambino che ha deciso di parlare alla stampa per spiegare i danni arrecati dal maestro al suo bambino, che si è sentito discriminato proprio come era successo alla sorella.
“È un episodio di razzismo e non si è trattato di un esperimento sociale. I miei figli stanno male”
“I miei figli stanno molto bene nella scuola con gli altri bambini, il problema è soltanto con questo maestro. In tanti anni che siamo in questo Paese è la prima volta che ci capita una cosa del genere”
“E comunque non riterrei giusto che possa aver preso i miei figli per fare un esperimento”.