Tav e Autonomie, il governo viaggia sul filo del rasoio. L’equilibrio della maggioranza a rischio, nei prossimi giorni si decide il futuro del’esecutivo Conte.
Dopo la decisione di fare melina sulle questioni spinose per evitare un contraccolpo sul Movimento Cinque Stelle dopo le deludenti elezioni in Sardegna, adesso Salvini spinge con il piede sull’acceleratore sui temi caldi che dividono il governo.
Tav e Autonomie, Salvini in pressing sul Movimento Cinque Stelle
Il vicepremier leghista, consapevole di essere alla guida di quello che dovrebbe essere il primo partito in Italia, fa la voce grossa con gli alleati di governo. Lo scopo di Salvini non è quello di tornare alle urne nonostante i sondaggi glielo consentirebbero, ma il ministro dell’Interno vuole far valere la forza sua e del suo partito per convincere il Movimento Cinque Stelle a fare un passo indietro su Tav e Autonomie, trasformando i due No di Di Maio in due Sì, magari anche con un compromesso.
Salvini vuole chiudere le due questioni in fretta consapevole del fatto che un ritardo eccessivo sulla Tav possa portare a un annullamento dell’accordo da parte dell’Unione europea, un passo falso che la Lega non può permettersi per non correre il rischio di perdere voti preziosi per strada.
Caso Tav, la decisione finale consegnerà al paese il primo partito del governo
Conte ha fatto sapere di star studiando il fascicolo, mentre Toninelli è tornato sulla questione facendo sapere che in una settimana circa sarà comunicata la decisione presa dal governo circa la realizzazione dell’opera.
Il tutto mentre un accordo sembra lontanissimo. Salvini ha accettato di rivedere l’opera ma nella convinzione di poter convincere gli alleati a dire sì magari rivedendo le spese. Il Movimento Cinque Stelle resta al momento fermo sulla sua posizione: l’Alta Velocità è uno spreco di soldi.
Sarà la conclusione del caso Tav a dare al paese il primo partito del governo, non le elezioni. Chi fa un passo indietro tra Lega e Movimento Cinque Stelle rischia di perdere la faccia facendo fare agli alleati/avversari un importante passo in avanti. E né Salvini né Di Maio sono intenzionati a fare questo regalo.
Difficile dopo la decisione sulla Tav riuscire a mantenere un rapporto equilibrato all’insegna della collaborazione. Il rischio è che possa crearsi una pericolosa frattura all’interno della maggioranza che potrebbe portare a un rimpasto o, nella peggiore delle ipotesi, alle urne
Fonte foto copertina: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/