Entrambi rappresentano una buona scelta per abbattere i costi di esercizio dell’auto ma la principale differenza tra GPL e metano è nel prezzo, a favore del primo.
L’industria automobilistica ha introdotto già da tempo sistemi di propulsione ‘bi-fuel‘, ovvero in grado di funzionare utilizzando due carburanti. In sintesi, si tratta di un sistema che integra un comune motore endotermico con un apparato alimentato da un carburante alternativo; quest’ultimo può essere presente nella dotazione di serie del modello, oppure installato in qualsiasi momento successivo all’uscita della vettura dalle linee di produzione (in tal caso si parla di ‘impianto aftermarket‘). Le due opzioni principali per le vetture bi-fuel sono il GPL ed il metano: vediamo di seguito quali sono pregi e difetti dei due gas, in termini di prezzo di vendita, consumi e prestazioni.
Differenza tra GPL e metano: caratteristiche, proprietà e limiti di cilindrata
GPL è la sigla che più comunemente viene utilizzata per identificare i ‘gas di petrolio liquefatti‘ utilizzati sia per l’autotrazione sia in altri ambiti. È composto per lo più – ma non solo – da propano e butano; deve la propria denominazione al fatto che il processo di liquefazione dei relativi componenti, che viene effettuato a pressioni relativamente basse (in genere tra i 2 e gli 8 bar). Dal punto di vista fisico, il GPL è inodore e incolore; per questo, le normative in vigore prevedono l’aggiunta di un odorizzante (che gli conferisce un odore forte e pungente), in modo tale da rendere più facilmente individuabili eventuali perdite; per lo stesso motivo, è necessario aggiungere un pigmento colorante (di solito giallo). Il GPL è anche altamente infiammabile, ma non tossico.
Il metano, invece, è un idrocarburo semplice, presente in natura sotto forma di gas. A temperatura ambiente si presenta incolore, inodore ed altamente infiammabile; può essere anche liquefatto, portandolo ad una temperatura di -162°. Tra le principali qualità del metano vi è senz’altro l’alto potere calorifico, che lo rende un ottimo combustibile, non solo per l’autotrazione. Una volta combusto, il metano produce una quantità esigua di scorie; anch’esso deve essere odorizzato per motivi di sicurezza.
La gamma di motorizzazioni per le quali è ammesso l’utilizzo del GPL e del metano è soggetto ad alcune limitazioni, in base alla cilindrata del propulsore. Di seguito, un quadro riassuntivo:
- GPL su motori aspirati: tra 890 e 5.500 cc di cilindrata;
- GPL su motori sovralimentati: tra 1.335 e 2.250 cc di cilindrata;
- Metano sui motori aspirati: tra 890 e 3.490 cc di cilindrata;
- Metano sui motori sovralimentati: tra 1.335 e 2.250 cc di cilindrata.
Non a caso, sia gli impianti a GPL che a metano sono diffusi principalmente su vetture di cilindrata medio-bassa, come ad esempio utilitarie, city car, berline di fascia media e station wagon.
Differenza di prezzo tra GPL e metano
Per quanto riguarda i costi, il GPL costa meno del metano. In genere, il primo viene venduto dai distributori stradali di carburante ad un prezzo che oscilla tra i 0.60 ed i 0.70 euro per litro. Ad aprile 2019, secondo i dati consultabili sul sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, il prezzo medio del GPL si è attestato sui 653.62 euro ogni mille litri. Sui gas di petrolio liquefatti grava un’accisa pari a 147.27 euro ogni 1000 litri (alla quale va aggiunta l’IVA). Tra ottobre e novembre del 2018 si sono registrati i prezzi medi più alti, al di sopra dei 700 euro per mille litri.
Il prezzo metano auto, invece, è quasi il doppio ed è di poco inferiore all’euro per litro. (circa 0.97 euro/l). Questo disavanzo non è dovuto alle accise, in quanto quella sul metano per autotrazione è estremamente esigua (0.003 euro al kg). Ciononostante, il gas metano resta una valida alternativa alla benzina, grazie ad un rendimento decisamente superiore del primo.
Differenza tra GPL e metano auto: vantaggi e svantaggi
Se è vero che il prezzo GPL è quasi la metà di quello del metano, non è detto che il prezzo debba essere l’unica discriminante nella scelta di un gas piuttosto che dell’altro. Ciascuno, infatti, in base alle proprie caratteristiche presenta sia aspetti positivi che aspetti svantaggiosi.
Per quanto riguarda il GPL, oltre al costo al litro inferiore, i vantaggi offerti da questo tipo di impianto sono diversi: il primo concerne le prestazioni; rispetto al metano, il GPL non influisce negativamente sulle performance della vettura, garantendo un rendimento molto simile. In aggiunta, i costi di esercizio e manutenzione sono piuttosto contenuti: le bombole che contengono il gas vanno revisionate periodicamente (ogni 4 o 5 anni circa) per poi essere sostituite dopo dieci anni.
Il metano, invece, condiziona sensibilmente (in negativo) le capacità prestazionali dell’auto; di contro, l’impatto ambientale è decisamente inferiore, sia rispetto ai motori a benzina, sia rispetto agli impianti a GPL. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, dal momento che le norme in materia di emissioni inquinanti si preannunciano sempre più stringenti. Il metano offre però dei vantaggi anche dal punto di vista economico, in quanto permette di accedere a diversi tipi di agevolazione, inclusa l’esenzione totale del bollo auto (applicato dalle singole Regioni, gli enti che riscuotono la tassa di possesso).
Più in generale, un impianto bi-fuel presenta, parimenti, una serie di ‘pro e contro’ rispetto ai tradizionali propulsori endotermici. Tra gli aspetti positivi, vi è senz’altro la possibilità di risparmiare sul carburante, così come inquinare meno; di contro, specie nel caso di un impianto aftermarket, è necessario sostenere una spesa di diverse centinaia di euro per il montaggio del sistema di propulsione integrativo; quello per il GPL costa tra i 500 ed i 1.200 euro mentre quello per il metano può arrivare a costare anche 2.000 euro.
Per concludere, decidere qual è la differenza tra GPL e metano che fa propendere per l’uno anziché per l’altro non è semplice. Molto dipende dalle esigenze di chi utilizza più di frequente la vettura e dalla disponibilità economica, soprattutto se si tratta di montare un impianto su un’auto di seconda mano. In linea generale, se si vuole prediligere l’aspetto prestazionale, il GPL rappresenta la soluzione più indicata; di contro, per chi fa un utilizzo intensivo dell’auto, il metano è probabilmente la scelta più assennata, per via del ‘rendimento’ complessivamente migliore del combustibile.