Migranti, la Sea Watch 3 cambia rotta e si avvicina a Lampedusa. Matteo Salvini attacca: Sequestrano le donne e i bambini nel Mediterraneo, i porti sono chiusi.
La Sea Watch 3 fa rotta verso Lampedusa e sfida Matteo Salvini La nave, dopo aver soccorso 52 migranti al largo della Libia e dopo aver rifiutato l’invito della Libia a sbarcare a Tripoli, porto sicuro più vicino, si è portata al largo delle coste di Lampedusa. Senza entrare in acque territoriali italiane. L’imbarcazione ha cambiato rotta diverse volte puntando prima Malta e poi Lampedusa.
La posizione della Sea Watch 3
Questa volta l’atteggiamento della nave dell’Ong è inspiegabile o quasi. Ha soccorso cinquantadue persone al largo della Libia, ha rifiutato il porto offerto dalle autorità libiche, ha fatto rotta verso est, poi ha cambiato e fatto rotta – sembrava – verso Malta e ora l’ultima posizione nota la colloca al largo di Lampedusa. Su quella rotta almeno.
Insomma, un giro lunghissimo e con poco senso logico per ritrovarsi comunque alle porte delle acque territoriali italiane iniziando a ciondolare, come ha detto Salvini, tra Lampedusa e Malta.
Sea Watch 3, le ultime notizie: Salvini blinda le acque italiane
Solo che questa volta c’è il decreto Sicurezza bis. Salvini lo ha menzionato sin dal primo momento facendo sapere di essere desideroso di testare la nuova arma del governo contro i trafficanti di esseri umani.
Matteo Salvini: Sequestrano donne e bambini, per loro i porti sono chiusi
Duro il commento di Salvini di fronte all’ennesimo cambio di rotta della nave, che punta ora le acque italiane. Dopo essersi preso una querela dall’Ong, il ministro dell’Interno torna a puntare il dito contro la Sea Watch 3.
“Niente Malta. Sea Watch ha cambiato nuovamente rotta: ciondola nel Mediterraneo e gioca sulla pelle degli immigrati, nonostante abbia chiesto e ottenuto un porto da Tripoli […]. Stiamo assistendo all’ennesima sceneggiata: dicono di essere i buoni, ma stanno sequestrando donne e bambini in mezzo al mare. Per loro, porti chiusi!”.