Garavaglia (Lega) provoca Luigi Di Maio sulla flat tax: “Non dico quali sono le coperture altrimenti ce le ruba. Ci dia quelle del salario minimo”.
Flat tax, Massimo Garavaglia risponde a Luigi Di Maio. Il sottosegretario della Lega è intervenuto nella discussione sulla tassa piatta. Matteo SAlvini continua a spingere per la realizzazione, mentre il collega-vicepremier pentastellato mette in dubbio tutto il progetto. Ma i fondi ci sono? È questa la domanda provocatoria che si è levata dal MoVimento nel tentativo di rallentare il percorso dettato dal leader del Carroccio.
Flat tax, Garavaglia risponde a Di Maio
La risposta a Di Maio e compagni, in maniera del tutto ed evidentemente provocatoria, è arrivata da Massimo Garavaglia, sottosegretario dell’economia in quota Lega.
“Quali sono le coperture della flat tax? Non le dico altrimenti Di Maio me le ruba… Ci sono, le abbiamo individuate” Poi l’affondo: “Dacci allora le coperture del salario minimo“.
Come funziona la flat tax: la spiegazione del sottosegretario leghista
Ai microfoni di Radio Capital Garavaglia ha poi spiegato il funzionamento della flat tax. Così come è stata studiata non rappresenta uno strumento che sostituisce il bonus di ottanta euro. Con la tassa piatta gli ottanta euro diventeranno cento e cambieranno ovviamente nome che non sarà certamente bonus Renzi e non sarà, assicura Garavaglia, bonus Salvini.
Garavaglia sui minibot
Al termine del suo intervento Garavaglia ha parlato anche del caso minibot che nelle ultime ore ha diviso anche il mondo della Lega, con Giorgetti che ha smentito (e smontato) Borghi.
“Il problema è sempre e solo la certificazione del debito degli Enti locali che a volte hanno poi attivi finti come multe o tasse inesigibili a fronte di un debito […] I minibot possono essere uno strumento ma va risolto il tema della certificazione”.