Governo Pd-Movimento Cinque Stelle, una voce poco credibile ma che agita la maggioranza di governo, in aperto conflitto sul’Europa e su Moscopoli.
Nel corso degli ultimi giorni sta prendendo piede l’ipotesi di un governo formato dal Pd e dal Movimento Cinque Stelle. Democratici e pentastellati hanno fermamente negato lo scenario suggerito anche da Matteo Salvini definendo impossibile una collaborazione. In effetti l’impressione è che il governo Pd-M5S sia solo uno spauracchio che però potrebbe avere ripercussioni sull’esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
Governo Pd-Movimento Cinque Stelle, un’ipotesi poco credibile (salvo colpi di scena)
Le voci di un governo penta-democratico sono tornate a proliferare dopo i recenti scontri tra Lega e Movimento Cinque Stelle, che portano con sé il timore di un ritorno alle urne. Alla luce dei sondaggi il partito di Matteo Salvini dovrebbe vincere a mani basse o quasi, soprattutto se dovesse appoggiarsi a Fratelli d’Italia. L’unico ostacolo potrebbe essere un’alleanza tra i Cinque Stelle e il Partito democratico.
La Lega resta saldamente in vetta nei sondaggi. In gioco c’è anche la credibilità di Di Maio e di tutto il MoVimento
Non è da escludere che di fronte alle vicende di Moscopoli qualcuno in casa MoVimento Cinque Stelle stia pensando a un Piano B che possa consentire ai pentastellati di rimanere al governo.
In realtà l’impressione è che la storia dei presunti fondi russi alla Lega non avrà ripercussioni legali. Di certo al momento non ha ripercussioni sui sondaggi.
Inoltre sembra improbabile che Di Maio possa smentirsi clamorosamente abbracciando Zingaretti. A meno che la base dei pentastellati non rilanci le quotazioni di Roberto Fico o Alessandro Di Battista. A quel punto gli scenari potrebbero cambiare.
