Crisi Tav, Toninelli sfida il governo e non mette la sua firma alla lettera che sancisce il via libera alla realizzazione dell’opera.
Il caso Tav divide il MoVimento Cinque Stelle, e il segnale più importante arriva dal ministro Danilo Toninelli, che ha apposto la sua firma sulla lettera che sancisce il via libera alla realizzazione dell’opera.
Tav, Danilo Toninelli non firma la lettera per la realizzazione dell’oepera
La lettera per l’inizio dei lavori per la Tav è stata spedita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella serata del 27 luglio. Senza la firma di Danilo Toninelli, che ha voluto prendere le distanze dal governo.
Il ministro ha testimoniato di non condividere la posizione dell’esecutivo. H inasprito il contrasto con Matteo Salvini, ha delegittimato una decisione presa dal premier Giuseppe Conte e ha messo in imbarazzo Luigi Di Maio, chiamato a scegliere tra i valori del Movimento e quelli del governo gialloverde.
Una mozione del Movimento Cinque Stelle per fermare la Tav
Proprio i Cinque Stelle presenteranno una mozione (destinata ad infiammare la crisi) per chiedere di stoppare la Tav, una mozione che, numeri alla mano, sarà solo simbolica e non ha speranze di passare.
Mandato zero, riassetto e Tav: pentastellati spaccati in due
Ma per il MoVimento è stata una settimana importante che ha portato anche alla riorganizzazione dei Cinque Stelle. Una riorganizzazione voluta dalla metà dei votanti circa. Tradotto, i pentastellati sono spaccati in due. E il mandato zero varato da Di Maio ha di fatto reso la frattura quasi insanabile.