Il programma economico del Governo M5s-PD: dal salario minimo alla riduzione delle tasse sul lavoro. No alla Flat Tax.
ROMA – Il programma economico del Governo M5s-PD. Nei 26 punti resi pubblici da parte del nuovo esecutivo giallo-verde c’è molto spazio anche per l’economia che deve essere rilanciata. Andiamo a vedere gli obiettivi che si è posta questa maggioranza per provare ad uscire definitivamente la crisi.
Dal salario minimo alla riduzione delle tasse sul lavoro
Una delle prime riforme di questo nuovo Governo sarà la manovra. Le due forze politiche, come dichiarato dalla De Micheli (PD), in questi giorni hanno lavorato duramente per mettere nero su bianco una “legge di bilancio espansiva che ha come obiettivi la neutralizzazione dell’IVA e la riduzione delle tasse sul lavoro“. Nessun accenno, invece, sui numeri da presentare all’Unione Europea. Quelli saranno affrontati dal premier Conte e dal futuro ministro dell’Economia.
Nel programma non c’è nessun accenno alla Flat Tax. La riforma fortemente voluta dalla Lega è stata accantonata da questo nuovo esecutivo che ha parlato di “abbassamento della pressione fiscale“. Presente, invece, il salario minimo orario. La riforma era presente nel contratto di Governo la Lega ed è stata riproposta anche in questo nuovo esecutivo.
L’autonomia delle regioni
Per quanto riguarda l’economia uno sguardo va assolutamente dato anche all’autonomia differenziata. Il MoVimento 5 Stelle, dopo i litigi con la Lega, ha deciso di riproporre questa riforma anche in questo programma. Il provvedimento prevede di “completare il processo di autonomia differenziata ma bisogna preservare il principio di coesione nazionale e di solidarietà“.
Nel Governo giallo-verde il cammino di questa norma si è fermato proprio sulla parte economica. L’obiettivo di questo nuovo esecutivo è quello di approvare la riforma senza aumentare il divario con il sud. Previsto anche un fondo per rilanciare la Capitale.
