Una bambina di dieci mesi è stata salvata dal medico e dal pm. I suoi genitori, entrambi testimoni di Geova, erano contrari a una trasfusione di sangue nel corso di un intervento chirurgico.
Legnano, una bambina di dieci mesi è salva e sta bene grazie al pm di turno e dal medico che la stava operando. Il dottore ha chiesto l’autorizzazione a procedere con una trasfusione di sangue, ritenuta necessaria per salvarle la vita. I genitori della piccola, entrambi testimoni di Geova, erano contrari alla procedura.
Genitori testimoni di Geova si oppongono alla trasfusione, pm salva una bambina di dieci mesi
La trattativa tra medicina e religione è avvenuta a Legnano in una folle corsa contro il tempo in cui avrebbe potuto perdere la vita una bambina di dieci mesi. La piccola è stata sottoposta a intervento chirurgico dopo aver preso una botta in testa in seguito a una caduta. Accusa conati di vomito e giramenti di testa, e i genitori decidono di portarla in ospedale, dove sarà ricoverata e operata.
Durante l’operazione per la rimozione di un coagulo di sangue si rende necessaria una trasfusione di sangue. I genitori, italiani sulla quarantina e testimoni di Geova per credo religioso, si oppongono fermamente in nome della Bibbia.
La tensione in corsia e l’intervento dei carabinieri
Il medico insiste e rinnova diverse volte la sua richiesta illustrando ai genitori della piccola i rischi collegati alla loro decisione. Il clima diventa teso e si rende necessario l’intervento dei carabinieri. Poi la decisione estrema. Il personale sanitario dell’ospedale di Legnano contatta il Tribunale dei Minori di Milano e ottiene il permesso per il trattamento medico.
Il via libera dal Pm: potestà genitoriale sospesa per la durata dell’intervento
Per la durata dell’intervento, e solo per questo lasso di tempo, i genitori non hanno potuto esercitare la potestà genitoriale, passata di fatto allo Stato italiano. L’operazione si è conclusa senza complicazioni dentro e fuori la sala operatoria.