Donald Trump attacca la Cina, la risposta del Ministro degli Esteri: “Non vogliamo giocare al trono di spade”. Crollano le Borse.
Resta alta la tensione tra Usa e Cina, grandi protagonisti della guerra dei dazi che sta contribuendo al rallentamento dell’economia. In occasione dell’Assemblea dell’Onu il presidente statunitense Donald Trump ha attaccato gli eterni rivali commerciali infliggendo un duro colpo alla Borsa asiatica. Immediata la risposta del governo cinese che, con una frase ad effetto, ha fatto sapere di non voler giocare al Trono di Spade con l’America.
Trump attacca la Cina, crolla la Borsa asiatica
L’attacco di Donald Trump alla Cina ha avuto ripercussioni sulla Borsa asiatica e su quelle europee. L’onda ribassista, come viene chiamata in gergo, è partita da Wall Street, costretta a fare i conti anche con il caso impeachment, ha raggiunto l’Asia e poi, nella mattinata del 25 settembre, ha toccato anche le Borse europee.
La risposta della Cina, non vogliamo giocare al Trono di Spade
Al presidente Donald Trump ha risposto ministro degli Esteri Wang Yi, che a margine del Us-China Business Council tenutosi ha parlato alla stampa. Il diplomatico ha fatto sapere di non tollerare intromissioni o minacce da parte degli Stati Uniti.
“La Cina non ha alcuna intenzione di “giocare al Trono di Spade” e vuole rispettare gli interessi Usa, ma non vorrebbe minacce sul commercio o interferenze sugli affari interni, incluso Hong Kong”.
Il rapporto tra le due potenze mondiali resta particolarmente teso e complicato nonostante la mediazione dei paesi europei, intenzionati e interessati a normalizzare la situazione per evitare contraccolpi sulla sfera economica.