Papa Francesco celebra in Vaticano la Giornata Mondiale per il Migrante e il Rifugiato con una messa per i migranti: “Bisogna accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
Papa Francesco celebra messa per i migranti. Inizia con la celebrazione delle 10.30 la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato in Vaticano. In Piazza San Pietro sono presenti molte delle persone che sono arrivate in Italia attraversando il Mediterraneo a bordo di piccole imbarcazioni.
La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Il Papa ha voluto portare in Vaticano la testimonianza della disperazione e della sofferenza. Un’immagine concreta dei ventisei milioni circa di rifugiati che hanno dovuto abbandonare il proprio paese.
La messa di Papa Francesco per i migranti
Dopo la celebrazione tenuta lo scorso mese di luglio, in occasione dell’anniversario della sua prima visita a Lampedusa, il Pontefice ha voluto nuovamente chiamare a raccolta i migranti nella Piazza di San Pietro per testimoniare il suo sostegno verso gli ultimi.
“Come cristiani non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà, delle solitudini più buie, del disprezzo e della discriminazione di chi non appartiene al ‘nostro’ gruppo. Non possiamo rimanere insensibili, con il cuore anestetizzato, di fronte alla miseria di tanti innocenti. Non possiamo non piangere. Non possiamo non reagire“, ha detto il Papa nel corso delle Messa.
Papa Francesco: “Bisogna accogliere, proteggere, promuovere e integrare”
Bergoglio, presentando la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, ha parlato del ruolo degli italiani, chiamati ad accogliere senza discriminare. Nel suo messaggio per la giornata, il Pontefice ha voluto estendere il discorso a tutti gli emarginati, superando il semplice concetto di immigrati.
“La risposta alla sfida posta dalle migrazioni contemporanee si può riassumere in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ma questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati. Essi esprimono la missione della Chiesa verso tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere accolti, protetti, promossi e integrati”.