In Messico la Mercedes ha cambiato la strategia in corsa. Decisivo l’asfalto caldo e l’incidente al via. Il tecnico Shovlin spiega l’intuizione vincente.
ROMA – Questa volta l’originalità Ferrari non è servita. In Messico la Rossa ha provato a fare una gara diversa dagli altri team senza ottenere i risultati sperati. La strategia Mercedes, invece, è stata quella di copiare la Red Bull, decisione che ha permesso di portare a casa il successo.
La strategia Mercedes in Messico
Nessuna originalità per la Mercedes in Messico. Il team anglo-americano era partita con l’idea di fare due soste ma l’incidente alla partenza tra Hamilton e Verstappen ha permesso alla scuderia di Toto Wolff di cambiare strategia in corsa. Le gomme dure, infatti, hanno dato i risultati sperati e per questo si è deciso di passare ad un pit stop.
Un coraggio che è mancato agli uomini di Maranello. In casa Ferrari da sempre si è pensato alle due soste e con Leclerc si è deciso (sbagliando) di rimanere su quella linea. Discorso diverso, invece, per Vettel che ha chiesto di ‘marcare’ le Mercedes. Ma il tedesco, forse per paura di non riuscire a conservare le gomme fino alla fine, ha ritardato la sosta consentendo ad Hamilton di effettuare il sorpasso. E forse la differenza tra le due scuderie è proprio sul coraggio di rischiare quando ormai il Mondiale non ha più nulla da chiedere.
L’intuizione vincente
A spiegare l’intuizione vincente è stato proprio Toto Wolff: “Avevamo programmato due soste, poi osservando il ritmo di Ricciardo e di Verstappen abbiamo deciso cambiare la nostra strategia. La comunicazione fra il pilota e gli ingegneri alla radio è stata fondamentale“.
E il tecnico Shovlin aggiunge: “La temperature dell’asfalto più calda rispetto ai giorni scorsi ha aiutato le gomme. E’ stato bello tornare qui e vincere“.
fonte foto copertina https://twitter.com/MercedesAMGF1