La Russa, ‘Per evitare il contagio fate il saluto romano’. Il tweet (immediatamente rimosso) sul profilo del vicepresidente del Senato.
Ignazio La Russa travolto dalle polemiche per un messaggio comparso su Twitter in cui invitava a fare il saluto romano per evitare di essere contagiati dal nuovo coronavirus della Cina. Una battuta evidentemente di cattivo gusto immediatamente rimossa dal profilo Twitter dello stesso vicepresidente del Senato. Che però non si è salvato dalle critiche.
Coronavirus, ‘Per evitare il contagio fate il saluto romano’. Il tweet (immediatamente rimosso) sulla pagina di La Russa.
“Non stringete la mano a nessuno, il contagio è letale. Usate il saluto romano, antivirus e antimicrobi“, recitava il tweet condiviso sulla pagina di La Russa, che ha poi chiesto al suo collaboratore di cancellare il messaggio preferendo evitare di fare ironia su un caso particolarmente delicato.
“Carissimi haters, vi siete accorti che Alfonso dopo circa 5 minuti, su mia richiesta, ha tolto il post PRIMA di qualsiasi commento ? Quindi niente gaffe ma per mia scelta appena letto e spiegandone il motivo. Ma chissà se avessi letto i vostri deliranti commenti arrivati dopo…”, ha poi scritto La Russa sulla propria pagina Facebook rispondendo alle centinaia di critiche scritte sui social.
Il mondo della politica contro La Russa
“Peccato che su cose così serie e delicate si ricorra a una ironia così greve e fuori luogo“, attacca il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore. “Mi viene in mente quanto abbia sofferto il nostro Paese per quel saluto romano che è stato il segno distintivo di un movimento politico/criminale come il fascismo. Più sobrietà è necessaria per chi riveste cariche pubbliche. La memoria è patrimonio indispensabile per ogni cittadino“.
Duro anche il commento di Paola Taverna, che sui social ha condannato La Russa: “Ignazio Benito Maria La Russa di Fratelli d’Italia si fregia di essere vicepresidente del Senato. Peccato che oggi sui suoi social se ne esca così, affrontando un tema serio come il coronavirus con un allarmismo e una superficialità disarmanti. Poi, forse rendendosi conto che le sue parole avrebbero potuto puzzare di apologia del fascismo, ha cancellato tutto. Forse mentre lo scriveva pensava agli anni passati, quando da segretario regionale del Fronte della gioventù andava per le vie di Milano insieme ai suoi amici camerata. Per fortuna l’idiozia ancora non è contagiosa“.