Epidemia, pandemia, endemia e sporadicità: significato e differenze dei vari casi per provare a fare luce sulla diffusione del coronavirus.
Il coronavirus ha messo alla prova anche il mondo dell’informazione che purtroppo in molti casi è caduto in errori anche grossolani. Proviamo a fare chiarezza ancora una volta con una distinzione tra due termini particolarmente in voga in questo periodo: epidemia e pandemi.
Epidemia, il significato del termine
Per epidemia si intende una diffusione che passa da un soggetto ammalato contagia più di una persona. In questo caso il contagio è rapido e l’infezione di diffonde in un numero consistente di una determinata popolazione. Ci si riferisce quindi a un’infezione che interessa una particolare area in un determinato lasso di tempo.
Pandemia, il significato del termine
Per fare luce sul significato del termine dobbiamo affidarci al greco: pan-demos, ossia tutto il popolo. Si intende una malattia. Per definizione, quindi, la pandemia p una epidemia che si diffonde in diversi Paesi. Ma la diffusione deve essere consistente, rilevante.
Endemia
Chiude il quadro il caso delle malattie endemiche, ossia quando l’agente responsabile della malattia circola tra le persone della popolazione in maniera continua o quantomeno uniforme in un largo lasso di tempo.
Sporadicità
Ci sono poi i casi di sporadicità, ossia quelli di malattie che si manifestano in una popolazione ma che non si possono ritenere stabilmente presenti.
Cosa significa passare da pandemia a endemia
Secondo molti esperti, la diffusione della variante Omicron potrebbe segnare l’inizio della fase endemica. La nuova variante del Covid si diffonde a ritmi rapidissimi contagiando un gran numero di persone. Nei soggetti vaccinati non si registrano, in linea generale, forme gravi di malattia. Questo contesto epidemiologico potrebbe portare ad una nuova fase dell’emergenza, quella della convivenza con il virus.