Arresti in Sicilia per corruzione. 11 persone sono finite in manette per mazzette per gli appalti del Genio Civile. Coinvolto anche un ex assessore.
PALERMO – Arresti per corruzione in Sicilia. Nelle prime ore di martedì 3 marzo 2020 un blitz della polizia ha portato all’arresto di 11 persone accusati di aver dato o ricevuto delle mazzette per gli appalti del Genio Civile. Tra i coinvolti anche un ex assessore comunale. che avrebbe ricevuto una cifra di 400 euro per affidare i lavori di un parcheggio.
Nelle prossime ore sono previsti gli interrogatori per chiarire meglio la posizione delle persone coinvolte. Non sono escluse ulteriori novità o altre persone iscritte sul registro degli indagati.
Blitz della polizia, 11 arresti per corruzione in Sicilia
Il blitz è scattato nelle prime ore di martedì 3 marzo dopo mesi di indagini e intercettazioni. In manette sono finiti un funzionario del Genio Civile di Messina e il capo di questo ente di Trapani. Quest’ultimo avrebbe intascato mazzette dall’imprenditore messinese per assegnare il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo, un’opera da 800mila euro.
Per i due è scattate la misura cautelare dei domiciliari. Ma tra i coinvolti c’è anche un ex assessore comunale che ha ricevuto 400 euro per assegnare i lavori di un parcheggio.
Scoperta anche la ‘talpa’ nel Palazzo di Giustizia
Il sistema aveva anche la ‘talpa’ all’interno del Palazzo di Giustizia. Si tratta di un autista in servizio alla direzione distrettuale antimafia di Messina. Il suo compito era quello di passare notizie sulle indagini oltre che sugli spostamenti dei magistrati.
Per lui l’accusa è di corruzione ma dopo l’interrogatorio la sua posizione potrebbe cambiare. In attesa dell’interrogatorio, l’autista si trova ai domiciliari. Le indagini sulla vicenda continueranno nelle prossime settimane e non possiamo escludere ulteriori persone iscritte sul registro degli indagati anche se in questo momento non si hanno delle certezze.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/poliziadistato.it