Il sondaggio di Swg sulla ‘fase 2’: una ripartenza a rilento per le attività commerciali.
ROMA – Partenza a rilento per le attività commerciali con pochi acquisti. Il sondaggio Swg sulla ‘fase 2’ ha confermato il momento ricco di incertezza nel nostro Paese con il 72% delle imprese che ha deciso di riavviare il motore.
Una scelta fatta sia per adeguarsi alle misure rigide imposte dal Governo ma anche per la crisi economica che ha colpito il nostro Paese. Solo il 29% delle persone interpellate, infatti, ha detto di essere tornato a fare shopping. Dati che non comprendono il weekend con i numeri che potrebbero subire una piccola accelerata.
Parrucchieri soddisfatti, i ristoratori i più penalizzati
La ripartenza dell’Italia è coinciso con il boom dei parrucchieri. Molti sono gli italiani che hanno usufruito di queste attività e oltre la metà si è detta soddisfatta dei risultati raggiunti in questa prima fase dopo la riapertura.
Un riavvio a rilento, invece, per ristoranti, pizzerie e trattorie. Le misure molto rigide e l’assenza degli aiuti economici ha portato molti italiani a non andare a mangiare fuori e continuare con il servizio delivery. Anche in questo caso si potrà avere una piccola accelerata nel weekend con i numeri destinati a salire.
Allarme Cgia
L’altro allarme arriva dalla Cgia di Mestre. L’Ufficio Studi guidato da Paolo Zabero ha lanciato un grido di aiuto per le imprese artigiane che nei primi tre mesi del 2020 sono scese a poco meno di 11mila unità. Si tratta di un dato negativo anche se in linea con quanto registrato negli anni precedenti.
Il numero potrebbe diminuire ancora nei prossimi mesi con “il peggio che dovrebbe sopraggiungere quando l’effetto economico negativo del Covid si farà sentire con maggiore intensità“. Per salvaguardare queste imprese la Cgia propone “dei contributi a fondo perduto e di azzerare per l’anno in corso le imprese erariali“.
Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.