La Corea del Nord fa esplodere la Palazzina del Dialogo con il Sud e minaccia di occupare la zona smilitarizzata. Alta tensione al confine.
La Corea del Nord alza la posta al confine con il Sud. Tensione alle stelle tra le due Coree, testimoniata dalla mossa di Kim che ha fatto esplodere l’ufficio di collegamento con il Sud, la Palazzina del dialogo.
La Corea del Nord fa esplodere la Palazzina del Dialogo con il Sud
Si tratta dell’edificio che sorge nei pressi del parallelo numero trentotto. I genieri di Kim Jong-un hanno fatto saltare in aria l’edificio che rappresentava il simbolo di un tentativo – difficile – di collaborazione tra i due Paesi. Si trattava inoltre di una sorta di garanzia per tutti, un osservatorio per fugare il rischio di malintesi al confine tra i due paesi.
La minaccia di occupare la zona smilitarizzata
Ma purtroppo non è tutto. Prima di far saltare in aria la palazzina, la Corea del Nord, come riportato da il Corriere della Sera, aveva reso nota la sua intenzione di occupare con l’esercito la zona smilitarizzata che si trova proprio presso il trentottesimo parallelo. Si tratta di una zona di fondamentale importanza per il mantenimento dei (precari) equilibri. È la zona che garantisce il cessate il fuoco. Fino a quando resta smilitarizzata. La sua occupazione potrebbe causare un effetto domino con conseguenze pericolosissime.
Alta tensione tra le due Coree
La situazione tra le due Coree è precipitata dopo che palloni aerostatici sono stati lanciati volantini di propaganda. L’iniziativa sarebbe stata organizzata da disertori che hanno fatto rotta verso il Sud.
Resta ora da capire se quelle della Corea del Nord siano minacce per mantenere alta la tensione al confine o se ci sia effettivamente l’intenzione di superare la linea del non ritorno.
La comunità internazionale guarda con particolare preoccupazione agli sviluppi e agli spostamenti intorno al trentottesimo parallelo sperando che la situazione possa rientrare senza conseguenze.
Anche l’America di Donald Trump, già alle prese con il coronavirus e con le manifestazioni contro il razzismo, guarda con preoccupazione allo svolgimento degli eventi.