Addio a Milton Glaser, padre del logo più famoso del mondo. I LOVE NY, con il cuore rosso che avrebbe cambiato il modo di fare comunicazione.
Il mondo dell’arte piange la scomparsa di Milton Glaser, morto a novantuno anni a Manhattan.
Di seguito il tweet condiviso dalla Olivetti, con il quale l’artista collaborò nel corso della sua carriera.
Avremmo voluto festeggiare il suo compleanno con uno spirito diverso ma proprio ieri, il #26giugno, ci ha lasciati #MiltonGlaser.
— Archivio Storico Olivetti (@ArchOlivetti) June 27, 2020
Un maestro del ‘900 che ha spesso contribuito a rendere unica la #StoriaDiInnovazione dell’#Olivetti con il proprio genio artistico. pic.twitter.com/eajLIwwBTN
Morto Milton Glaser
Ad annuciare la morte dell’artista è stata moglie Shirley, che ha parlato ai microfoni del new York Times per rendere nota la notizia che ha colpito duramente tutti gli appassionati di arte.
Le cause del decesso
Come specificato dalla moglie, Milton Glaser è morto in seguito a un ictus che sarebbe stato causato da una insufficienza renale.
La carriera
Glaser è considerato come uno dei pilastri della grafica contemporanea. Il suo nome è legato anche all’Italia e al nome di Giorgio Morandi, del quale fu allievo.
Nel corso della sua lunga e fortunata carriera Glaser avrebbe rivoluzionato e segnato in maniera indelebile un intero settore artistico. Dalla sua mente e dalla sua mano hanno preso forma anche veri e propri cimeli, come la copertina dell’album Dylan’s Greatest Hits del 1967.
Non solo. Disegnò poster anche per marchi come Olivetti e Campari, tanto per fare due nomi tra tanti.
Non ci sono dubbi che per molti il suo nome sarà sempre legato alla famosa scritta I LOVE NY, dove la scritta Love è sostituita da un cuore. Un logo destinato a rimanere nella storia, apprezzato da tutti, copiato dai giovani. È diventato una sorta di linguaggio universale. E la leggenda narra che il capolavoro nasce su una busta sulla quale, con un pennarello, l’artista abbozza il logo che sarebbe servito per la campagna di promozione del turismo.