Il Consiglio direttivo della Bce lascia i tassi di interesse invariati. Lagarde: “Aiuti siano affiancati da riforme”.
ROMA – Si è concluso il nuovo Consiglio direttivo della Bce. Una riunione chiave alla vigilia del Consiglio Europeo che potrebbe decidere il destino dell’Unione in un periodo caratterizzato dalla pandemia.
Al termine del vertice la Banca Centrale Europea ha confermato la propria intenzione di lasciare invariati i tassi di interesse e quella di acquistare i titoli per cercare di superare la crisi pandemia. “Siamo pronti – ha detto nella consueta conferenza stampa Christine Lagarde – ad un ampio stimolo necessario“.
Recovery Fund
Nel consueto appuntamento con la stampa la presidente della Bce è ritornata anche sul prossimo Consiglio Europeo: “E’ importante – ha sottolineato Christine Lagarde citata da La Repubblica – che i leader raggiungano rapidamente un accordo per un pacchetto ambizioso di misure di contrasto alla pandemia. Il Recovery Fund deve essere approvato il prima possibile“.
“Il tutto – ha aggiunto l’ex direttrice dell’Fmi – deve essere inserito in solide politiche strutturali concepite e realizzate a livello nazionale. Si tratta di misure mirate e importanti per ringiovanire le nostre economie, con l’accento sugli investimenti in aree prioritarie come il green e la transizione digitale“.
Riparte il commercio in Italia
La riapertura delle attività in Italia è coincisa con la ripartenza del commercio che a maggio a registrato un surplus di 5,584 miliardi di euro rispetto ai 5,385 miliardi dell’anno precedente.
Anche a livello europeo si segna una crescita importante. Un surplus d 1,505 miliardi di euro nel quinto mese dell’anno rispetto al 1,051 miliardi del 2019.
Piccola frenata per l’export su base annula con un -41,5% rispetto ad aprile. Un dato che viene influenzato dai numeri registrati in Francia (-33,8%), Germania (-23%), Stati Uniti (-26,8%), Spagna (-39,6%) e Regno Unito (-35,5%). Cali strettamente collegati al coronavirus e al lockdown che questi Paesi hanno adottato per fermare la diffusione dell’epidemia.