Critiche all’Italia per i fondi del Recovery fund: c’è un’Europa che non si fida del nostro Paese e punta il dito contro l’Ue ‘troppo generosa’.
A distanza di giorni dalla conclusione del Consiglio europeo conclusosi con l’approvazione del Recovery fund, è possibile fare un’analisi politica della questione. Sembra evidente che una delle difficoltà per il premier Conte sia rappresentata dallo scetticismo di una parte di Europa che non crede nelle capacità dell’Italia.
L’Italia si prepara a gestire i fondi europei
L’Italia, numeri alla mano, dovrebbe portare a casa 209 miliardi. Ha ragione chi parla di un’occasione unica e irripetibile. Il governo non può fallire. E non è un caso che sia iniziato un dibattito sulla gestione dei soldi. Chi deve pianificare gli investimenti? Una task force? Il Parlamento? Il premier Conte insieme con il ministro dell’Economia Gualtieri?
Recovery fund, c’è un’Europa che non si fida dell’Italia
Già nei giorni successivi alla conclusione del Consiglio europeo, dall’estero sono arrivate critiche al massiccio piano di aiuti destinato all’Italia. La conferma arriva banalmente dall’analisi dei social network, un buon termometro per misurare l’orientamento dell’opinione pubblica. I critici accusano l’Ue di essere stata troppo generosa nei confronti dell’Italia, che non rappresenterebbe un modello propriamente virtuoso.
Il Super Freno d’Emergenza
Questo malcontento potrebbe tradursi in una pressione sui premier, soprattutto dei Paesi del Nord, che analizzeranno il piano dell’Italia fino all’ultima virgola dell’ultima nota a margine del testo. E sui fondi del Recovery fund, e soprattutto sulle tempistiche, aleggia lo spettro del famoso super freno d’emergenza.