Le ipotesi sul nuovo dpcm: coprifuoco alle 21(?), zone rosse e limitazioni per over 70. Nessuna decisione sugli spostamenti tra le Regioni.
ROMA – Tutto rimandato a lunedì 2 novembre. Solo ipotesi e nessuna decisione ufficiale sul nuovo dpcm al termine della riunione Stato-Regioni. Anzi, sembra che tra le parti siano rimasti diversi nodi da sciogliere.
Il premier Conte è atteso in Parlamento alle 12 e alle 17 di lunedì, quando parlerà alla Camera e al Senato. Resta da capire se presenterà il dpcm già in scadenza o almeno in corso di sostituzione o quello nuovo, ancora non licenziato. La firma sul nuovo decreto potrebbe avvenire nella giornata di martedì 3, ma qui navighiamo a vista nel campo delle ipotesi e delle indiscrezioni.
Le ipotesi sul nuovo dpcm
Le ipotesi al vaglio del Governo sono diverse. Si valuta, come riportato da La Repubblica, la possibilità di una limitazione per gli over 70. Una misura contestata:l alcuni Presidenti di Regione spingono per questa alternativa, il governo sembrerebbe frenato dall’aspetto etico di una decisione forte.
L’altra misura allo studio è quella di un coprifuoco Per quanto riguarda gli orari c’è chi parla delle 18 e c’è chi parla delle 21.00. L’esecutivo, potrebbe decidere di chiudere le attività non necessarie con il divieto di circolazione dei cittadini. Da capire se ci saranno ulteriori restrizioni per i locali o si consentirà il servizio di asporto. Dovrebbero essere previste le chiusure dei centri commerciali nel weekend e dei centri scommesse. Le decisioni saranno prese nelle prossime ore dopo il nuovo confronto con le Regioni.
Lockdown locali e spostamenti tra regioni
Nessuna decisione ancora sui lockdown locali e lo stop agli spostamenti tra regioni. Diversi Presidenti di Regione (escluso Fontana n.d.r.) sarebbero contrari a queste misure e chiedono la possibilità di decidere singolarmente, mentre il governo vuole mettere sul piatto linee guida nazionali per procedere in maniera univoca evitando, per quanto possibile, una diffusione a macchia di leopardo.
Le proposte saranno discusse nelle prossime riunioni di maggioranza e nel vertice con le Regioni, previsto per la mattinata di lunedì 2 novembre 2020. Si spera di chiudere tutto entro le 12, quando il premier Conte è atteso alla Camera per presentare il nuovo dpcm. Misure che dovrebbero essere licenziate tra la serata di lunedì e martedì 3.
Il nodo delle responsabilità
Uno dei temi caldi è quello delle responsabilità. Le autorità locali non vorrebbero avere sulle proprie spalle la responsabilità di rendere una città, ad esempio, una zona rossa, con tutte le limitazioni e le restrizioni che comporta una decisione del genere.