Sparatoria vicino alla sinagoga di Vienna. Il ministro dell’Interno: “Si tratta di un attentato”.
VIENNA (AUSTRIA) – Allarme terrorismo in Austria. Nella serata di lunedì 2 novembre 2020 una sparatoria è avvenuta nei pressi della sinagoga in Seitenstentegasse, a Vienna. Ma colpi di arma da fuoco sono stati sparati in altre zone della città. Un attacco organizzato in diversi punti della città che ricorda molto l’azione terroristica avvenuta a Parigi nella notte della strage del Bataclan.
Il commando composto da quattro persone avrebbe aperto il fuoco nella strada e preso in ostaggio dei cittadini in un albergo. Il ministro dell’Interno austriaco, riportato da La Repubblica, ha parlato di “un attentato compiuto da più terroristi“.
Di seguito un video condiviso sul canale YouTube de la Repubblica.
Sparatoria a Vienna, assalitori in fuga
Allarme terrorismo a Vienna. Diverse sparatorie sono avvenute in sei punti della citta nella serata di lunedì 2 novembre 2020. Ad aprire il fuoco, secondo quanto riportato dai media locali, sarebbero state almeno quattro persone. Tre di loro sono riuscite a far perdere le tracce. Il terzo, invece, si sarebbe fatto saltare in aria con una cintura esplosiva, ma non ci sono ancora conferme ufficiali.
“Gli attentatori, partendo dalla Seitenstettengasse, hanno iniziato a sparare a caso nei vicini locali. Da lì si sono spostati in altre zone del centro, lasciando una scia di sangue. Un attentatore è stato ucciso“, ha dichiarato il sindaco di Vienna ricostruendo quanto accaduto nelle drammatiche ore dell’attacco.
Sparatoria a Vienna, il bilancio
Nessun bilancio ufficiale. Le prime informazioni parlano di almeno 7 morti e diversi feriti (tra cui un poliziotto), ma si attendono conferme da parte delle autorità locali. La polizia ha invitato le persone a rimanere a casa.
L’ultimo bilancio disponibile alla mattina del 3 novembrerivede le prime stime dei media e conta 4 morti e almeno 15 feriti. Tra le vittime c’è anche uno degli attentatori.
La sinagoga l’obiettivo?
Da capire se l’obiettivo (come sembrava in un primo momento) fosse la sinagoga. “Al momento non si può dire se il tempo della città fosse uno degli obiettivi – le parole su Twitter di Oskar Deutsch, presidente della comunità ebraica, riportato dal Corriere della Sera – quello che è certo, però, è che sia la sinagoga di Seittenstettengasse che l’edificio per uffici non erano più in funzione. In ogni caso c’è stata una sparatoria nelle vicinanze del tempi cittadino. A tutti i fedeli è stato chiesto di non uscire in strada e rimanere al sicuro fino a quando le autorità non avranno chiarito i fatti“.
Le reazioni della comunità internazionale
“Ferma condanna dell’attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti“, ha scritto Giuseppe Conte sui propri canali social manifestando la propria solidarietà all’Austria per l’attacco.
“L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell’orribile attacco di stasera. Siamo con l’Austria“, ha scritto il presidente del consiglio europeo Charles Michel.
“Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore degli austriaci. Dopo la Francia, è un Paese amico che è sotto attacco“, ha evidenziato il presidente francese Emmanuel Macron, che ha ricordato i recenti attentati in Francia.
“Sono scioccata e rattristata dal brutale attacco che ha avuto luogo a Vienna. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime e al popolo austriaco. L’Europa offre piena solidarietà all’Austria. Siamo più forti dell’odio e del terrore“, ha scritto Ursula von der Leyen.
L’Isis rivendica l’attentato
Il sito Site ha riferito della rivendicazione da parte dell’Isis dell’attentato con una nota ufficiale: “L’attacco è opera di un soldato del califfato“.
A Parigi arrestato un uomo con machete
Come riportato dall’Ansa, a Parigi le autorità locali hanno fermato un uomo con un machete nella zona dell’XI arrondissement. L’arresto è avvenuto in una stazione metropolitana non lontana dal quartiere del cimitero del Pere Lachaise.