Un dpcm di Natale più stringente di quanto si credesse: cosa riapre a dicembre e cosa no. Le ultime ipotesi al vaglio di governo e tecnici.
Il governo e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico continuano a confrontarsi con i Presidenti delle Regioni e le autorità locali per trovare un punto di caduta tra tutte le richieste e le esigenze di tutti, così da poter poi procedere con la messa a punto del dpcm di Natale.
I temi di confronto tra le parti sono tanti. Dalla scuola ai bar e ai ristoranti passando per gli impianti sciistici e i musei e le palestre. Su alcuni punti, numeri dell’epidemia permettendo, il governo allenterà le misure restrittive messe in campo, mentre su altri non sembra disposto a trattare. Proviamo a fare il punto su quello che dovrebbe riaprire a partire dal prossimo 3 dicembre.
Dpcm di Natale, cosa riapre?
Con il nuovo decreto il governo dovrebbe concedere una tregua ai commercianti che avranno una decina di giorni per provare a rimanere a galla. L’orario di apertura dei negozi dovrebbe essere prorogato fino alle ore 22, mentre nel fine settimana dovrebbero riaprire i centri commerciali.
Bar e ristoranti
Per bar e ristoranti, stando alle informazioni raccolte dal CorSera, si potrebbe procedere con la riapertura serale con il limite di quattro persone al tavolo e con obbligo di indossare la mascherina per proteggere il movimento. La riapertura però interesserebbe solo i locali in zona gialla e non sarebbe consentita durante il periodo delle feste.
Il 24 novembre è emersa una nuova ipotesi, ossia quella secondo cui non si procederà ad alcuna deroga per bar e ristoranti in zona Gialla. Con il nuovo dpcm si potrebbe quindi confermare la chiusura alle ore 18.00.
In ultima istanza per i ristoranti dovrebbe essere confermata la chiusura alle ore 18.00 ma con la possibilità di aprire a Natale e Santo Stefano. Questo secondo gli esperti limiterebbe anche i risti di tavolate incontrollate tra le mura domestiche.
La riapertura della scuola
Per quanto riguarda la scuola è ragionevole ipotizzare che la chiusura delle superiori venga confermata fino al prossimo mese di gennaio, rimandando ogni ragionamento a dopo le festività anche se fino ad inizio dicembre si registrano richieste di riaprire il 14 dicembre.
Non riapriranno gli impianti sciistici (almeno durante le vacanze di Natale)
Qusi con un colpo di scena rispetto alle notizie degli ultimi giorni, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe detto no alla riapertura degli impianti sciistici, cancellando quindi la speranza delle vacanze di Natale sulla neve.
Anzi, Conte è al lavoro per una iniziativa europea contro le vacanze sulla neve.
Il governo quindi sembra intenzionato a confermare la chiusura degli impianti e a vietare anche gli spostamenti verso le località di vacanza.
Un Natale sobrio da trascorrere a casa in compagnia di poche persone.
Con il dpcm di Natale gli spostamenti tra le Regioni saranno possibili solo per motivi di urgenza e necessità
Ad oggi è vietato raggiungere Regioni Arancioni e Rosse e comunque regioni di colore diverso se non per motivi di necessità. In vista del Natale il governo ragiona sulla possibilità di concedere deroghe ma non vuole correre il rischio di vanificare gli sforzi fatti queste settimane.
Per evitare un liberi tutti in stile estivo, il governo dovrebbe stringere le maglie dei controlli sugli spostamenti tra le Regioni. Lo scopo è quello di impedire trasferimenti che non siano giustificati da motivi di necessità. Inoltre in occasione delle festività natalizie sarà possibile fare ritorno al proprio domicilio o alla propria residenza e sarà inoltre possibile spostarsi da una Regione all’altra per riunirsi ai propri parenti, con i quali sarà possibile trascorrere il Natale.
Ovviamente si attende il nuovo decreto per fare luce sulle zona d’ombra. Sembra difficile che il governo possa consentire esclusivamente il ricongiungimento familiare. Chi purtroppo non ha famiglia o ha un rapporto conflittuale con i propri parenti stretti sarà condannato a trascorrere il Natale da solo? Difficile da credere. Presumibilmente potrà raggiungere un caro amico anche se questo dovesse abitare in un’altra Regione. Presumibilmente. L’unica certezza al momento è che il governo vuole tenere alta la guardia. Per capire chi si potrà muovere, come e per incontrare chi lo capiremo solamente quando avremo tra le mani il testo del dpcm di Natale.