La verifica di maggioranza è terminata. Il premier Conte ha incontrato i leader dei partiti per iniziare a programmare il futuro.
ROMA – La tanto attesa verifica di maggioranza si è conclusa a Palazzo Chigi. Il premier Conte nella giornata di lunedì 14 dicembre 2020 ha incontrato la delegazione del M5s e quella del Partito Democratico e giovedì 17 Italia Viva.
Incontro Italia Viva-Conte
E’ durato 40 minuti l’incontro tra Italia Viva e il premier Conte. La ministra Bellanova, come riportato da La Repubblica, ha assicurato la sua partecipazione al prossimo Cdm. “Aspettiamo una riflessione del presidente del Consiglio – ha detto – che deve farci sapere se ci sono le condizioni per andare avanti […]. Per noi i tempi non sono lunghi“.
Il premier incontra M5s e Pd
Il primo partito a salire a Palazzo Chigi è stato il M5s. Una delegazione formata dal leader Vito Crimi, capodelegazione Alfonso Bonafede, i ministri Di Maio e Patuanelli e i capigruppo Crippa e Senato. Un incontro durato circa due ore. Dai pentastellati arriva il no ad un rimpasto.
E’ durato due ore il vertice con il Partito Democratico. “Mi sembra un passaggio fondamentale – ha detto Marcucci ai giornalisti prima di entrare a Palazzo Chigi, riportato da La Repubblica – la maggioranza non può permettersi di sbagliare“. Un concetto condiviso anche da Delrio: “Non andiamo a fare chiacchiere, dobbiamo uscire dallo stallo“. Al termine dell’incontro il segretario Zingaretti ha confermato la fiducia a questo esecutivo.
M5s E Pd escludono quindi un rimpasto e anzi negano che nel corso del vertice sia stato affrontato questo tema, nonostante continuino a circolare indiscrezioni su possibili cambi ai vertici dei ministeri.
Settimane decisive per il Governo
Resta, comunque, segnata di rosso sul calendario la data del 28 dicembre, giorno del voto della manovra in Senato. E in molti sono pronti a scommettere su un discorso molto duro da parte di Renzi e dell’annuncio di staccare la spina a questo esecutivo. Settimane decisive per il premier Conte e le prossime ore saranno fondamentali per cercare di ricucire lo strappo con Italia Viva.