Liberati i pescatori italiani sequestrati in Libia, Conte e Di Maio a Bengasi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Di Maio conferma, “Liberati i pescatori italiani sequestrati in Libia”. Conte, “Buon rientro”

LUIGI DI MAIO

Sono stati liberati i pescatori italiani sequestrati in Libia. Il Premier Conte e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Bengasi.

Colpo di scena nel caso dei pescatori italiani sequestrati in Libia, che sono stati liberati nella giornata del 17 dicembre, quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sono partiti alla volta di Bengasi.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Ci arrivano telefonate che ci confermano l’imminente liberazione. Aspettiamo la conferma a momenti” aveva anticipato sapere il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci.

Il caso dei pescatori italiani sequestrati in Libia

Il caso è quello dei diciotto pescatori di Mazara del Vallo che dal mese di settembre sono detenuti in Libia, dove sono stati arrestati mentre erano a bordo dei loro pescherecci. Le due imbarcazioni, Antardide e Medinea, sono state sequestrate nella notte tra l’1 e il 2 settembre dagli uomini del generale Haftar.

Tra i 18 membri dell’equipaggio delle due imbarcazioni, 8 sono italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi. I 18 dopo il fermo, avvenuto ad 80 miglia dalla costa di Bengasi, sono stati trasferiti nel palazzo della Marina e trattati a tutti gli effetti come detenuti, prigionieri.

I diciotto erano accusati di traffico di sostanze stupefacenti, accusa che si sarebbe rivelata infondata, e di invasione di acque di pertinenza economica della Libia.

In realtà l’ipotesi è che il sequestro dei pescatori italiani fosse una risposta all’arresto da parte delle autorità italiane di alcuni scafisti di Bengasi. Al punto che i libici avevano anche proposto uno scambio tra i pescatori e i soggetti fermati dalle autorità italiane e condannati per traffico di migranti.

Migranti
Migranti

Le trattative per la liberazione dei pescatori italiani

Le trattative per la liberazione dei diciotto ostaggi hanno avuto una complicazione non di poco conto. L’Italia non riconosce il ruolo di Haftar ma riconosce Serraj come legittimo Presidente della Libia.

La svolta è arrivata nella giornata del 17 dicembre, quando è circolata sui media la notizia della liberazione dei pescatori italiani sequestrati in Libia. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in effetti ha posticipato il vertice con Italia Viva (in programma per le 9.00 del 17). Poi in mattinata, insieme con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è partito alla volta di Bengasi.

Nella tarda mattinata dello stesso 17 dicembre l’armatore della Medinea ha confermato la liberazione degli ostaggi.

L’annuncio di Di Maio: “I nostri pescatori sono liberi”

I nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le proprie famiglie e i propri cari. Grazie all’Aise (la nostra intelligence esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia”, ha scritto Luigi Di Maio su Facebook.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2020 15:22

Il Veneto anticipa la stretta: chiusura dei confini comunali dopo le 14:00 dal 19 dicembre al 6 gennaio

nl pixel