Coni, Malagò sul rischio sospensione da parte del Cio: “Imbarazzante essere arrivati a questo punto, tutti sanno i rischi che corriamo”.
Il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato ai microfoni di Sabato Sport facendo il punto sull’Italia, che rischia la sospensione da parte del Cio.
Coni a rischio sospensione, Malagò: “Abbastanza imbarazzante essere arrivati a questo punto”
“È abbastanza imbarazzante essere arrivati a questo punto, tutti sanno il rischio che corriamo, ci auguriamo che chi ha l’onere e la responsabilità di trovare la soluzione quantomeno mantenga la parola. L’Italia in questi frangenti dà il meglio di sè e tira fuori il coniglio dal cilindro“, ha dichiarato Malagò ai microfoni di Rai Radio 1 facendo il punto sulla delicatissima situazione del Coni che rischia la sospensione da parte del Cio.
La violazione
Il caso è legato al fatto che attualmente, alla luce della riforma dello sport, il Coni è in violazione dell’articolo 27 della Carta Olimpica. Il nodo è quello della governance del Comitato olimpico. E inevitabilmente nel calderone ci finisce anche il governo, con Spadafora che nonostante gli sforzi non è riuscito a modificare le regole e con il Cio che ha inviato diverse comunicazioni al governo. Il problema del Coni non è stato superato neanche con il Milleproroghe, che doveva essere l’ultima spiaggia.
Cosa rischia l’Italia dello sport in caso di sospensione del Coni
I rischi, come ricordato da Malagò, sono ingenti: “Pensate alla Russia, Paese top non solo nello sport, che non potrà partecipare con la propria bandiera nè alle Olimpiadi di Tokyo né ai Giochi invernali di Pechino. Non so se vi rendete conto della pesantezza della decisione anche per i rapporti con Giappone e Cina. Ci auguriamo che chi ha l’onere e la responsabilità di trovare la soluzione quanto meno mantenga la parola perché ormai tutti sanno perfettamente il rischio che corriamo“.