Caso Regni, i genitori di Giulio presentano una denuncia contro il governo per la vendita di armi all’Egitto.
I genitori di Giulio Regeni presentano una denuncia contro il governo italiano per la vendita di armi all’Egitto. L’esposto è legato alla violazione delle legge che regola la vendita di armi a Paesi che sono considerati “autori di gravi violazioni dei diritti umani“.
Il caso di Giulio Regeni e la battaglia dei genitori del ricercatore ucciso nel 2016
I genitori di Giulio Regeni proseguono quindi la loro battaglia iniziata dopo la drammatica morte del figlio, ucciso in Egitto nel 2016 dopo essere stato sequestrato e torturato. Un caso drammatico sul quale ancora non è stata fatta pienamente luce. Anche per la mancata collaborazione delle autorità egiziane. Le indagini condotte in Italia hanno portato alla luce la responsabilità di diversi membri dei servizi segreti egiziani, ma la sensazione è che si tratti di un risultato solo parziale. Gli inquirenti ammettono però che ottenere altri risultati senza la collaborazione delle autorità egiziane è sostanzialmente impossibile o quasi.
Il caso Zaki
Dopo il caso di Regeni l’Egitto è tornato alla ribalta nelle cronache italiane per il caso di Zaki, il giovane attivista che si trovava in Italia per studiare. Giovane studente universitario, Zaki è stato fermato al suo ritorno in Egitto, dove avrebbe dovuto trascorrere qualche giorno di vacanza. L’arresto è avvenuto il 7 febbraio 2020. Al 1 gennaio 2021 è ancora detenuto nonostante un impianto accusatorio instabile e soprattutto molto distante da quello che è l’inquadramento anche giuridico italiano.
I genitori di Giulio Regeni presentano una denuncia contro il governo per la vendita di armi all’Egitto
Nonostante queste vicende quantomeno delicate, il govern italiano non ha mai smesso di intrattenere rapporti economici e diplomatici con l’Egitto. E così, intervenuti a Propaganda, in onda su La7, i genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola Regeni, hanno comunicato la loro intenzione di presentare una denuncia contro il governo per la violazione della legge che vieta la vendita di armi a Paesi autori di gravi violazioni dei diritti umani. La violazione sarebbe rappresentata dalla vendita all’Egitto di due navi militari.