Come fare il vaccino nonostante la paura degli aghi. Alcuni consigli pratici che potrebbero tornare utili e permetterci di vaccinarci.
Uno dei problemi legati alla campagna di vaccinazione è legato alla paura dell’ago che spinge molte persone a dire no alla vaccinazione, sperando evidentemente che in futuro il vaccino contro il Covid possa essere somministrato in altro modo. Si parla da settimane, ad esempio, del vaccino somministrato con lo spray nasale, ma al momento non si hanno informazioni attendibili sulle tempistiche. Quindi diventa fondamentale vaccinarsi ora, nonostante la paura degli aghi, che può essere superata o almeno aggirata.
Cosa dicono gli esperti
La paura degli aghi è spesso sottovalutata. In certi casi si manifesta con una semplice agitazione o poco più, ma in molti casi la reazione è incontrollabile. L’idea di avvicinarsi ad un punto vaccini è insostenibile, quindi troppo spesso la scelta diventa quella di non vaccinarsi.
Una serie di suggerimenti pratici arrivano dalle colonne del New York Times, che ha preso evidentemente (e giustamente) il problema sul serio e ha contattato una serie di esperti per fornire ai propri lettori una serie di consigli utili.
Come superare la paura degli aghi e fare il vaccino
Il primo consiglio che arriva dalle colonne del NYT è quello, che può sembrare banale, di parlare con l’infermiere. Metterlo al corrente delle proprie paure, creare un rapporto molto umano.
Uno dei consigli forse più interessanti è quello di prepararsi alla vaccinazione. Come? Iniziando a guardare prima alcune foto generiche di aghi e siringhe, poi foto di persone che fanno il vaccino fino ad arrivare a vedere un video di una persona che si vaccina. E di video di persone che si vaccinano contro il Covid sulla rete ce ne sono decisamente molti.
Arrivati al fatidico momento della vaccinazione, ovviamente il consiglio è quello di evitare di guardare l’ago della siringa. Inoltre potrebbe essere utile ascoltare musica o guardare un video o altre attività che portino la concentrazione e l’attenzione da un’altra parte.
Inoltre bisogna tenere a mente che la vaccinazione dura poco, una manciata di secondi.