Cosa può fare chi ha fatto il vaccino: le indicazioni dell'Iss
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mascherine, gel e distanziamento: cosa può fare chi ha fatto il vaccino

Vaccino

Emergenza coronavirus, cosa può fare chi ha fatto il vaccino contro il Covid. Le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’Istituto Superiore di Sanità, nelle FAQ dedicate ai vaccini contro il Covid, ha fatto il punto della situazione su un tema caldo di queste settimane: cosa si può fare dopo il vaccino? Cosa può fare chi ha fatto il vaccino e quindi è al riparo dalla malattia?

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Covid, cosa può fare chi ha fatto il vaccino?

Una serie di indicazioni decisamente interessanti e degne di nota, come anticipato, arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità, che invita tutti alla massima prudenza. Le informazioni a disposizione infatti sono ancora decisamente sommarie soprattutto per quanto riguarda la durata dell’immunità. E non è tutto. Le persone vaccinate, come detto, sono al riparo da una evoluzione grave della malattia ma non sono immuni al virus. Potrebbero contrarlo e trasmetterlo. Per questo motivo è importante continuare ad osservare tutte le regole contro la diffusione del contagio.

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Le risposte dell’Iss

Andiamo allora a vedere quelle che sono le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

Una persona vaccinata, al di fuori dell’ambiente di lavoro, deve continuare a rispettare le misure di prevenzione per la trasmissione del virus (distanziamento fisico, mascherine, igiene delle mani)?

Una persona vaccinata con una o due dosi deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione quali il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani, poiché, come sopra riportato, non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone.

Questo ancor più alla luce dell’attuale situazione epidemiologica che vede la comparsa e la circolazione di nuove varianti virali, che appaiono più diffusive rispetto al virus circolante nella prima fase della pandemia e per le quali la protezione vaccinale potrebbe essere inferiore a quella esercitata rispetto al ceppo virale originario.

I lavoratori vaccinati, inclusi gli operatori sanitari, devono mantenere l’uso dei DPI e dei dispositivi medici, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni sul luogo di lavoro?

Tutti i lavoratori, inclusi gli operatori sanitari, devono continuare a utilizzare rigorosamente i DPI, i dispositivi medici prescritti, l’igiene delle mani, il distanziamento fisico e le altre precauzioni secondo la valutazione del rischio, indipendentemente dallo stato di vaccinazione e aderire a eventuali programmi di screening dell’infezione.

Se una persona vaccinata con una o due dosi viene identificata come contatto stretto di un caso positivo, bisogna adottare le misure previste per i contatti stretti?

Se una persona viene in contatto stretto con un caso positivo per SARS-CoV-2, secondo le definizioni previste dalle Circolari del Ministero della Salute, questa deve essere considerata un contatto stretto anche se vaccinata, e devono, pertanto, essere adottate tutte le disposizioni prescritte dalle Autorità sanitarie. Si mantiene la deroga alla quarantena per il personale sanitario, con il rispetto delle misure di prevenzione e protezione dell’infezione, fino a un’eventuale positività ai test di monitoraggio per SARS-CoV-2 o alla comparsa di sintomatologia compatibile con COVID-19.

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ultimo aggiornamento: 18 Marzo 2021 15:14

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