Il Concerto del Primo Maggio segna la ripartenza della musica dal vivo. E non mancano le polemiche.
ROMA – Il Concerto del Primo Maggio segna la ripartenza della musica dal vivo. A distanza di un anno dalla finta diretta dello scorso anno, uno degli appuntamenti simbolo di questa giornata. Sono molti gli artisti che hanno calcato il parco davanti a circa 500 spettatori.
La presenza del pubblico, distanziato e nel rispetto delle norme anti-Covid, è un primo segnale per un settore, quello della musica, tra i più penalizzati dalla pandemia. E questo è un primo segnale di ripartenza dopo un periodo davvero complicato.
Dal monologo di Ambra Angiolini alla ‘trasgressione’ di Chadia Rodriguez
Il Concerto di quest’anno è stato aperto dal monologo di Ambra Angiolini. La conduttrice e ormai da tempo vera padrona di casa di questo evento ha parlato utopia: “E’ là all’orizzonte, mi avvicino e si allontana, per quanto cammini mai la raggiungerò e allora a che serve l’utopia? Serve a camminare“.
Tra i più trasgressivi Chadia Rodriguez. La cantante durante la sua esibizione con Federica Carta è rimasta con il seno semi-scoperto e al termine della sua esibizione ha urlato: “Libera l’amore, ma con chi vogliamo e quanto vogliamo“.
Fedez: “La Rai voleva censurarmi”
La serata si è accesa con Fedez sul palco. Il cantante, autore di un monologo sul ddl Zan, ha duramente attaccato la Rai: “Per la prima volta nella mia vita ho dovuto chiedere l’approvazione per un mio pensiero. E voglio dirvi che la vicedirettrice di Rai 3 ha definito il mio intervento inopportuno“.
Da viale Mazzini, come precisato dal Corriere della Sera, hanno immediatamente smentito questa ricostruzione: “Non abbiamo mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista“.
La polemica di Salvini
Il Concertone è stato anche un argomento di discussione sulla pagina Facebook di Salvini. “Il concertone costa circa 500.000 euro agli italiani – ha scritto il leader della Lega – quindi i comizi di sinistra sarebbero fuori luogo“. E in un video, citato da La Repubblica, ha aggiunto: “Sono curioso di vedere se stasera al Concertone del Primo Maggio che costa alla Rai 500mila euro qualche artista farà il suo comizio di sinistra mancando di rispetto ai lavoratori e alle lavoratrici che non hanno colore politico“. Una breve polemica destinata a portare delle repliche direttamente dal palco di Roma.