Arrestato in Francia l'ex Br Maurizio Di Marzio. L'Italia chiede l'estradizione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Scarcerato l’ex Br Maurizio Di Marzio

Brigate Rosse

Gli uomini della polizia francese hanno arrestato Di Marzio a Parigi. L’Italia chiede l’estradizione dell’ex terrorista.

È stato arrestato a Parigi dalla polizia francese l’ex Br Maurizio Di Marzio, per il quale l’Italia chiede l’estradizione. Di Marzio era riuscito a sfuggire all’arreso durante la maxi operazione avvenuta alla fine del mese di aprile. Ma le ricerche non si sono fermate.

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Arrestato in Francia l’ex Br Maurizio Di Marzio

Dopo la fuga di fine aprile, Di Marzio era tornato alla ribalta. Dopo le voci sulla prescrizione, la Corte di Assise di Roma ha stabilito che la pena dell’ex terrorista non è prescritta. Sono quindi andate avanti le ricerche con il supporto delle autorità francesi.

L’arresto è scattato nella giornata del 19 luglio, quando Di Marzio è stato intercettato e fermato dagli uomini della polizia francese.

Polizia
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Scarcerato Maurizio di Marzio

A 24 ore circa dall’arresto, Maurizio Di Marzio è stato scarcerato in attesa di estradizione. La notizia è stata riferita dall’Ansa. L’ex Br è in libertà ma sotto controllo giudiziario, quindi non può lasciare la Francia e ha l’obbligo di firma a Parigi.

Chi è Maurizio Di Marzio: i casi di cronaca che lo vedono coinvolto

Di Marzio è legato ad alcuni fatti di sangue. Nel 1981 ha preso parte all’attentato contro Enzo Retrosi, dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma. Il suo nome però è legato soprattutto al tentativo di sequestro del numero due della Digos Nicola Simone. Il terrorista entrò in azione il 6 gennaio 1982. Travestito da postino, bussò alla porta del funzionario della Digos invitandolo ad aprire per ritirare una ricevuta. Simone aprì la porta impugnando la sua pistola. Il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario, che a sua volta avrebbe esploso due colpi di pistola. Questo almeno secondo la prima ricostruzione. Una ricostruzione più recente sostiene che sul pianerottolo di casa di Nicola Simone c’erano più componenti delle Brigate Rosse, che avrebbero provato ad immobilizzarlo. Il numero due della Digos avrebbe aperto per primo il fuoco ferendo uno degli uomini del commando. Poi sarebbe stato ferito anche lui.

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ultimo aggiornamento: 20 Luglio 2021 22:39

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