Naufragio di migranti al largo della Libia. Almeno 57 le vittime, tra loro anche 20 donne e due bambini.
ROMA – Nuova tragedia nel Mediterraneo. Un naufragio di migranti è avvenuto al largo della Libia nella giornata di lunedì 26 luglio. Secondo quanto riferito dall’Oim, citata da Fanpage, sono almeno 57 le vittime e tra di loro anche 20 donne e due bambini. “I sopravvissuti – si legge in un post pubblicato sui social – sono stati portati a riva da pescatori e guardia costiera“.
“Sconvolto dall’ennesima dolorosa perdita di vite umane al largo della Libia – il commento di Federico Soda, capo missione dell’Oim in Libia – il silenzio è imperdonabile“.
La tragedia al largo della Libia
La tragedia è avvenuta nel tentativo da parte dei migranti di raggiungere in porto sicuro. Il barcone, per motivi ancora sconosciuti, si è ribaltato e per 57 persone non c’è stato niente da fare.
Naufragi che rischiano di ripetersi anche nei prossimi giorni. Le partenze, infatti, negli ultimi giorni si sono moltiplicati e l’hotspot di Lampedusa ha già raggiunto la capienza massima. Dopo diversi mesi, inoltre, sono tornate in acqua anche le Ong. A monitorare il Mediterraneo centrale ci sono l’Ocean Viking e la Sea Watch 3. Presto dovrebbe arrivare in questa zona anche l’Astral, un piccolo veliero che supporta il lavoro della Open Arms.
Di Giacomo: “Un’altra tragedia”
L’ennesimo naufragio nel Mediterraneo è stato commentato anche da Flavio Di Giacomo, portavoce per il Mediterraneo dell’Oim: “Un’altra tragedia. Con questo naufragio la stima dei morti nel Mediterraneo Centrale si avvicina a quasi mille (oltre 980). L’anno scorso a fine luglio erano 272“.
Morti che hanno portato Di Giacomo a fare un chiaro appello politico: “Non bisogna più esitare a fare di tutto per rafforzare il sistema di pattugliamento in mare da subito“. E le partenze nei prossimi giorni potrebbero moltiplicarsi anche per le condizioni meteo favorevoli.