Lobby nera, l’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia. Carlo Fidanza si autosospende dopo la messa in onda del servizio.
Ha fatto rumore l’inchiesta Blackstair di Fanpage su Carlo Fidanza andato in onda durante il programma Piazzapulita. In particolare l’inchiesta giornalistica si occupa dalla lobby nera legata a Fratelli d’Italia. La lobby nera è composta da soggetti che sarebbero vicini al mondo dell’estrema destra.
Blackstair, l’inchiesta di Fanpage sulla lobby nera: il ruolo di Carlo Fidanza
Nell’inchiesta emergono due nomi, quello di Carlo Fidanza e quello di Jonghi Lavarini, noto come il barone nero. Un giornalista si infiltra sotto copertura ed entra in contatto con i due soggetti e suggerisce loro di essere intenzionato a finanziare la campagna elettorale del partito Fratelli d’Italia. Da parte di alcuni militanti emergono atteggiamenti che sembrano far intendere una certa vicinanza (o almeno una certa simpatia) alle idee di estrema destra. Battute su ebrei, battute fasciste, battute razziste. C’è di tutto. Non solo. Al giornalista sotto copertura, fintosi imprenditore, vengono suggeriti anche diversi metodi più o meno leciti per finanziare il partito.
Di seguito il video dell’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia e su Fidanza.
Le reazioni politiche
Immediata la presa di posizione da parte del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto le dimissioni dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia finito al centro delle polemiche.
“L’inchiesta di Fanpage sulla lobby nera a Milano mostra una realtà agghiacciante. Fratelli d’Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista“, recita la nota degli eurodeputati del Movimento 5 Stelle. “Inoltre i trucchetti su come finanziare illegalmente la campagna elettorale di Fratelli d’Italia, svelati dalle parole stesse di Carlo Fidanza capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, rappresentano una vecchia degenerazione della politica figlia di un’epoca buia della nostra Repubblica che i cittadini pensavano di essersi messi alle spalle. Per restituire dignità alla politica le dimissioni di Fidanza sono un atto dovuto e necessario. Giorgia Meloni non minimizzi ma le pretenda“.
Dura anche la posizione del Partito democratico: “La realtà emersa dall’inchiesta giornalistica di Fanpage è gravissima, per i sospetti concreti di finanziamenti illeciti e l’ombra pesante del neofascismo a Milano, città della Resistenza. Meloni parli“.
La nota di Fratelli d’Italia
“Non prenderemo per oro colato quanto riportato con il palese intento di infangare la nostra onorabilità. Verificheremo i fatti nella loro interezza e, se necessario, prenderemo provvedimenti commisurati alle eventuali oggettive responsabilità, come abbiamo sempre fatto“, ha comunicato Fratelli d’Italia in una nota pubblicata poco dopo la messa in onda del servizio.
Fratelli d’Italia, Fidanza si autosospende dopo l’inchiesta di Fanpage
L’1 ottobre, il giorno dopo la messa in onda del servizio, Carlo Fidanza ha deciso di autosospendersi, pur specificando di non aver mati avuto finanziamenti illeciti e di non essere mai stato estremista.
“Non sono mai stato estremista, né ho mai avuto finanziamenti illeciti. Ho vissuto 30 anni di impegno politico a testa alta. Adesso adirò le vie legali“, comunica l’esponente di Fratelli d’Italia.
Nell’inchiesta di Fanpage appaiono l’eurodeputato di Fratelli d’’talia Carlo Fidanza e un altro ex deputato d’area, Roberto Jonghi Lavarini, detto «Il Barone Nero». Un giornalista infiltrato si presenta come imprenditore e possibile finanziatore della campagna elettorale di Fdi, con la prassi già utilizzata in altre occasioni da Fanpage. Ne emergono, da parte di alcuni militanti del partito politico, una certa disinvoltura nella gestione dei fondi per finanziare le campagna elettorale sulle amministrative, più innumerevoli atteggiamenti di apologia del fascismo e del nazismo.
La Procura di Milano indaga su finanziamenti illeciti
In seguito alla pubblicazione dell’inchiesta giornalistica, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di finanziamento illecito a riciclaggio.
Indagati Fidanza e Jonghi Lavarini
Secondo quanto riferito da RaiNews24, Fidanza e Jonghi Lavarini sono stati iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di riciclaggio e finanziamento illecito. Perquisita la casa del Barone Nero.
Inchiesta Fanpage su Fratelli d’Italia, indagata anche la donna del trolley
Il quarto nome sulla lista degli indagati, come comunicato dall’Ansa, è quello della “donna con il trolley“. Si tratta di una collaboratrice di Jonghi Lavarini. Il soprannome nasce dal fatto che la donna in questione, nella video-inchiesta di Fanpage, ritira un trolley. Il trolley consegnato dal giornalista di Fanpage. La valigia conteneva libri sull’Olocausto e copie della costituzione ma doveva contenere del denaro. Finanziamenti illeciti, secondo le ipotesi degli inquirenti.