Kate Fretti, ex fidanzata di Marco Simoncelli, ricorda il pilota a dieci anni di distanza dalla sua morte: “Ero tagliata in due”.
A dieci anni di distanza dalla morte di Marco Simoncelli, Kate Fretti, fidanzata nel pilota che era con lui nel giorno della tragedia, ripercorre ai microfoni de il Corriere della Sera gli istanti del drammatico incidente che ha portato alla morte di Sic.
Il racconto dell’ex fidanzata di Simoncelli a dieci anni dalla morte del Sic
“Ho sempre tenuto dei diari e un giorno scriverò un libro anche se non l’ho mai detto a nessuno. Li ho riletti per dare un contributo al docufilm su Marco e mi sono resa conto che ho vissuto quegli anni come una bambina, senza pensare al futuro. Mostravo una leggerezza che adesso mi manca perché ho capito che le cose brutte accadono. La mia vita cambiò in una manciata di secondi. Da allora ho a che fare con un’ansia permanente. Se mio fratello non risponde al telefono penso al peggio. Prima di quella tragedia i brutti pensieri non avevano spazio“, svela Kate Fretti ai microfoni de il Corriere della Sera.
Kate, che oggi riesce a vivere con maggiore consapevolezza e con maggiore impegno. L’impegno che mette ad esempio nel progetto Casa Simoncelli, la struttura che si occupa dell’accoglienza dei disabili. Una delle tante attività per tenere vivo il sorriso di Sic e di dare uno spessore alla sua morte. Ma l’anno successivo alla morte, svela l’ex fidanzata di Marco Simoncelli, è stato drammatico: “Se avessi continuato a vivere come ho vissuto l’anno successivo alla morte di Marco mi sarei ammazzata. Ero tagliata in due, mi mancava un pezzo della mia esistenza. Per fortuna siamo fatti per sopravvivere, la mente cerca di allontanare il dolore. Non lo annulla, lo attenua un po’“.
La tragica morte di Marco Simoncelli
Il 23 ottobre 2011 la MotoGP corre in Malesia. Simoncelli è al suo posto. In sella alla sua moto. Scatta, termina il primo giro, è nel gruppo. All’inizio del secondo giro perde il controllo della moto e cade all’altezza della curva 11. Finisce al centro della pista. È impossibile per i piloti che seguono evitare di travolgerlo. Simoncelli morirà a causa delle gravi ferite alla testa, al collo e al torace.