Variante sudafricana isolata in Belgio. La paziente aveva una carica virale molto alta e non era vaccinata. Allarme in Olanda.
ROMA – Variante sudafricana isolata in Belgio. E’ il primo caso in Europa, campanello di allarme di una nuova forma del virus che ha iniziato a diffondersi anche nel Vecchio Continente.
La nuova variante sudafricana è arrivata in Europa: allarme in Olanda, un caso sospetto in Germania
Dopo il caso accertato in Belgio, l’allarme Omicron, il nome dato dall’Oms alla nuova variante, è scattato anche in Olanda, dove sessantuno persone di ritorno dal Sudafrica sono risultate positive al Covid. Sono state immediatamente avviate le analisi del caso per capire se abbiano contratto la nuova variante o una forma più tradizionale del virus.
I sessantuno positivi erano a bordo di due aerei provenienti dal Sudafrica. Le altre 531 persone a bordo sono risultate negative. I positivi sono stati immediatamente messi in quarantena per evitare la diffusione del virus, che potrebbe avere conseguenze particolarmente gravi soprattutto nel caso in cui si trattasse della variante Omicron.
Al 27 novembre si registra anche un caso sospetto in Germania, come annunciato dal ministro degli affari sociali tedesco, Kai Klose. Caso sospetto confermato insieme con un altro paziente.
La variante Omicron è arrivata anche in Italia ed è stata registrata in un soggetto vaccinato con due dosi. Il paziente zero italiano vive in Campania ed era rientrato dal Mozambico. Sono risultati positivi anche i componenti del suo nucleo familiare.
Covid in Europa, i Paesi dove sono stati registrati casi di variante Omicron
Il primo caso ufficialmente registrato in Europa è quello della giovane donna del Belgio che ha manifestato i sintomi del contagio a undici giorni di distanza da un viaggio in Egitto. Preoccupante il fatto che non abbia avuto contatti con Paesi del continente africano. Questo dato evidenzia i limiti di una decisione come quella assunta dall’Italia, che ha vietato l’ingresso nel Paese a chi è stato in Sudafrica negli ultimi 14 giorni. Decisione doverosa per evitare di correre rischi ma che non mette il Paese al sicuro dalla diffusione della nuova e preoccupante variante. La paziente belga non era vaccinata e non aveva avuto il Covid, quindi non era immunizzata in alcun modo.
Anche la Germania prima della fine del mese di novembre ha accertato i primi due casi di variante Omicron. Si tratta di due persone rientrate dal Sudafrica.
La variante Omicron è stata segnalata anche nel Regno Unito, dove i primi due casi individuati, collegati tra loro, sono stati collegati con l’Africa australe.
Al 28 novembre un caso di variante Omicron è stato confermato anche in Repubblica Ceca. Anche in questo caso la donna era vaccinata.
Un caso di variante Omicron è stato registrato anche in Italia, dove è stata attivata immediatamente l’attività di tracciamento dei contatti.
Al 29 novembre anche l’Austria ha confermato un primo caso di variante Omicron.
Task force allo Spallanzani
La nuova variante spaventa e lo Spallanzani ha deciso di costituire una task force per studiare al meglio questa mutazione. Sono stati presi in contatti con l’ambasciatore italiano in Sudafrica e, come riferito anche dall’Istituto in una nota, “nei prossimi giorni ci sarà una call internazionale direttamente con gli esperti del Ncid sudafricano per discutere sui dati e capire le misure da prendere“.
Non sono previste, al momento, particolari riunioni a livello governativo vista l’insufficienza dei dati che si hanno a disposizione. Sicuramente il tutto sarà attenzionato per poter intervenire in caso di presenza in Italia.
Von der Leyen: “Notizie preoccupanti”
Ursula von der Leyen ha parlato di “notizie preoccupanti. Sappiamo che le varianti possono espandersi in pochi mesi e proprio per questo ho chiesto agli Stati membri la sospensione dei voli dall’Africa australe fino a quando non si hanno maggiori dettagli su questa variante. E chi ritorna da questa regione dovrebbe seguire delle regole di quarantena molto rigide […]“.
“Inoltre i vaccini devono essere adattati a queste varianti – ha aggiunto la presidente dell’Ue – noi come Europa abbiamo preso le precauzioni […]“.