Landini, “Siamo disposti a cancellare lo sciopero generale ma non mi pare che ci siano le condizioni. Non ci accontentiamo di qualche leggera modifica”.
Il governo prova ad intavolare una trattativa-lampo con i sindacati per scongiurare lo sciopero generale del 16 dicembre. Landini ha fatto sapere di essere aperto all’ipotesi di un confronto con l’esecutivo ma avverte che non si accontenterà di modifiche parziali all’impianto della manovra.
Sciopero generale, Landini: “Se ci convocano siamo disponibili alla cancellazione”
“Se ci convocano siamo disponibili a discutere di una eventuale cancellazione dello sciopero generale, ma siamo già a lunedì e non mi pare che ci siano le condizioni, anche perché non ci accontentiamo di qualche leggera modifica“, ha dichiarato Landini ai microfoni di Tg2 Post nella giornata del 13 dicembre commentando la notizia di un possibile incontro con il governo prima dello sciopero generale del 16 dicembre.
“Oggi pomeriggio è arrivata una convocazione per il 20 dicembre, ma sulle pensioni. Si tratta di un impegno che il governo aveva già preso, ovvero aprire la trattativa per cambiare la legge Fornero, che è sbagliata“, ha proseguito Landini mandando un messaggio all’esecutivo. Tradotto, bene la convocazione per parlare della riforma delle pensioni, ma lo sciopero generale è stato indetto per altri motivi. E a meno che le cose non cambino nel giro di poche ore lo sciopero si farà.
Le motivazioni dello sciopero del 16 dicembre
Le motivazioni principali dello sciopero sono due. I sindacati contestano la riforma dell’Irpef messa a punto dal governo in quanto premia soprattutto i redditi medio-alti e non quelli bassi, che di fatto dalla riforma hanno un guadagno minimo, irrisorio o comunque irrilevante dal punto di vista economico. Il secondo punto è legato al caro bollette. I sindacati ritengono che lo sforzo economico del governo sia insufficiente e chiedono che vengano rivisti i fondi per fronteggiare nell’immediato i rincari che rischiano di abbattersi sulle famiglie italiane.