Maggioranza divisa sul Quirinale. Il Pd dice di no a Silvio Berlusconi ma Salvini non molla: “Lavoriamo per fare veloce”.
ROMA – Maggioranza divisa sul Quirinale. A pochi giorni dal voto (Fico potrebbe convocare l’Aula per il 24 gennaio ndr), escono fuori le prime posizioni diverse all’interno delle forze politiche che sostengono il Governo Draghi e per questo motivo non sarà per nulla semplice trovare un nome comune.
Nei prossimi giorni ci sarà un confronto tra i leader per provare ad arrivare ad un compromesso, ma ad oggi la strada è sicuramente in salita e non ci aspettiamo una soluzione semplice.
No del Pd a Silvio Berlusconi
Il Centrodestra nei prossimi giorni, almeno sempre secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe ufficializzare la candidatura di Silvio Berlusconi. Un nome che non sembrerebbe convincere il Pd. “Finché la loro posizione sarà attorno al leader di Forza Italia, il dibattito resta congelato”, hanno fatto sapere dal Nazareno.
Ma da parte di Matteo Salvini, almeno fino a questo momento, non sembrano esserci passi indietro. “Loro continuano a mettere veti, noi lavoriamo per fare veloce“, la replica del numero uno di via Bellerio. Insomma, due posizioni completamente diverse che rischiano di compromettere anche il futuro di questa maggioranza.
Si attende la convocazione dell’Aula
Naturalmente il confronto andrà avanti e si spera di arrivare ad un compromesso entro la prima seduta in Aula per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Nelle prossime ore Roberto Fico comunicherà la data che vedrà a Montecitorio i deputati e i senatori in seduta unica votare per il successore di Sergio Mattarella.
Le prime ipotesi sono quelle di fine gennaio, ma i dubbi saranno sciolti solamente dopo la lettera del presidente della Camera. Un appuntamento chiamato a scrivere una nuova pagina di storia del nostro Paese dopo il settennato di Mattarella.