Ucraina, l'Italia cede quota delle scorte petrolifere: obiettivo ridurre i prezzi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ucraina, l’Italia cede quota delle scorte petrolifere: obiettivo ridurre i prezzi

Roberto Cingolani

L’Italia ha deciso di cedere la quota delle scorte petrolifere per ridurre il picco dei prezzi. Vedremo se l’obiettivo sarà raggiunto.

ROMA – Mossa a sorpresa da parte del ministro Cingolani per ridurre i prezzi. Come riportato dall’Ansa, l’Italia ha deciso di cedere la propria quota delle scorte petrolifere. Si tratta di una decisione per consentire al nostro Paese di ripartire dopo un periodo non assolutamente facile.

Secondo le ultime informazioni, il titolare della Transizione Ecologica ha aderito alla proposta dell’Iea con un contributo di oltre 2 milioni di barili per cercare di ridurre i costi, saliti alle stelle in questa prima parte dell’anno. Si tratta di una mossa che dovrebbe dare i suoi risultati già nei prossimi giorni, ma allo stesso tempo temporanea.

Barili verso l’Ucraina

Parte di questi barili messi a disposizione può essere indirizzata verso l’Ucraina per dare un aiuto concreto anche sul fronte energetico. Si tratta, come detto, di una decisione che ha come obiettivo quello di mettere far scendere i prezzi e consentire di superare al meglio questo periodo.

Resta da capire quanto durerà questa proposta. Sicuramente fino alla fine del conflitto in Ucraina, ma non si esclude una proroga di questa misura di qualche mese per consentire a tutti di poter guardare con maggiore fiducia al futuro.

Roberto Cingolani
Roberto Cingolani

L’aumento dei prezzi del petrolio

Non è sicuramente un periodo fortunato per quanto riguarda le tasche degli italiani. Dopo il rallentamento della crescita dovuto alla pandemia, la situazione rischia di peggiorare ancora di più con lo scoppio del conflitto in Ucraina.

Da parte di Gentiloni sono arrivate rassicurazioni in questo senso, ma non si possono escludere delle frenate dovute proprio a questa guerra. Maggiori dettagli si avranno nelle prossime settimane, ma la strada è tracciata e il primo trimestre del nuovo anno rischia di segnare numeri negativi.

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ultimo aggiornamento: 3 Marzo 2022 8:16

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