La polizia postale sta monitorando i vari siti di raccolta fondi per l’Ucraina e ha scoperto vari siti truffa.
Il grande afflusso di profughi dall’Ucraina ha mobilitato tutti, dalla società civile alle associazioni umanitarie. In tutti i paesi europei si sta notando una grande volontà di aiutare e dare supporto ai profughi ucraini. Molti mettono a disposizione le loro case o seconde case e molte sono le associazioni di volontari che inviano cibo, medicine e beni di prima necessità ai profughi e alle famiglie ucraine che stanno scappando o vivono sotto le bombe dell’esercito russo. Anche la ministra degli Interni Lamorgese ha stanziato fondi e messo a disposizione immobili. Ma in tutta questa spinta umanitaria purtroppo non mancano le truffe.
La polizia postale sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web. Ha scoperto che ci sono vari tentativi di truffa e invita la popolazione a fare attenzione nelle donazioni al popolo ucraino. “L’emergenza umanitaria sta generando una forte spinta di cittadini e associazioni ad effettuare donazioni e a dare disponibilità di accoglienza in favore del popolo ucraino. La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web, constatando tentativi di truffa prevalentemente attraverso l’utilizzo di sistemi di messaggistica istantanea” si legge in una nota.
L’appello ai cittadini di fare attenzione e verificare il destinatario
La Polizia postale quindi invita i cittadini a verificare la veridicità del sito e del fondo e in caso di dubbio rivolgersi alla stessa Polizia postale per essere certi che queste donazioni arrivino a destinazione. “Le raccolte di fondi a scopo benefico vengono generalmente concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali. Pur essendo possibile che una raccolta fondi non autorizzata possa poi effettivamente giungere al destinatario indicato, è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili.“