I messaggi letti nelle chat hanno sconvolto la mamma di un bimbo autistico denigrato dalle maestre che ora non riesce più a mandarlo a scuola.
Dopo aver letto quelle chat la mamma di un bimbo autistico denigrato dalle maestre si trova adesso in una situazione difficile. L’istinto, forse anche per proteggerlo, è quello di non mandarlo più in quella scuola ma questa decisione rischia di avere delle conseguenze sul bambino.
“Luca ha bisogno di andare a scuola, ha bisogno di stare insieme con gli altri bambini. Adesso è costretto a stare a casa, con il rischio di una grave regressione” sono le parole della mamma del bambino autistico che adesso si trova a dover prendere una decisione.
“Adesso ho paura a portarlo lì” ha detto la mamma di Luca “da quando ho letto quei messaggi e ascoltato quegli audio carichi di odio nei confronti di mio figlio”. Poi ha aggiunto: “Non posso lasciare mio figlio nelle mani di chi dice questo di lui”.
“Chiedo aiuto alle istituzioni” ha detto la mamma di Luca “sono una mamma spaventata di un cucciolo che vuole vivere la sua normalità quotidiana”. L’appello della donna è che il bambino autistico possa vivere la scuola in tranquillità.
L’intervento del ministro Erika Stefani
Dopo quanto raccontato dalla mamma di Luca è intervenuta anche Erika Stefani, ministro per le disabilità, con un posto su Facebook. Il ministro ha definito “una vicenda grave” quella che vede coinvolto il bambino. Poi ha aggiunto: “Qualora le accuse verso gli insegnanti di Roma venissero confermate saremmo di fronte ad un clima inaccettabile e a comportamenti che offendono la persona”.
Il ministro Stefani ha inoltre detto che quanto accaduto rischia di arrecare danni a coloro i quali lavorano ogni giorno a scuola con dedizione e amore verso i bambini autistici. “Le parole sono importanti e hanno delle conseguenze perciò ci attendiamo chiarimenti sui fatti che, se confermati, comporterebbero provvedimenti esemplari” ha concluso.