Il ministro della transizione ecologica spiega come possiamo fare per abbandonare la dipendenza dal gas russo.
Al Festival internazionale del giornalismo in corso a Perugia in un intervento sulla crisi climatica, il ministro Cingolani ha annunciato che “In 24-36 mesi possiamo abbandonare completamente la dipendenza dal gas russo”. Questo per il ministro è dovuto al lavoro in atto per la “diversificazione delle fonti ci consente già per il primo semestre del prossimo anno di aver compensato una buona parte del gas russo da altre fonti”.
Nei giorni scorsi Cingolani aveva già annunciato di essere in trattativa con sette stati per sostituire il gas russo e abbandonare la dipendenza dal paese: Algeria, Usa, Azerbaigian, Canada, Cipro e Israele e Norvegia. Per quanto riguarda i paesi oltreoceano Usa e Canada il gas arriverebbe sotto forma liquida per trasformalo in gas c’è bisogno di spingere alla massima produzione i rigassificatori. Questi impianti attualmente producono al 60% e in estate sono fermi. Ora “li manderemo al 100%” ha affermato Cingolani.
Cingolani spiega che la crisi in Ucraina ha solo peggiorato la nostra situazione
Un concetto che il ministro della transizione ecologica ha ribadito anche al Live In a Bari dove è stato ospite di Sky tg24. “Noi acceleriamo sulle rinnovabili, ma deve essere chiaro che questo non risolve il problema in due mesi”, secondo Cingolani, infatti ci vorranno anni per completare la transizione energetica. La guerra in Ucraina ha solo peggiorato la situazione ma non è l’unico problema del nostro paese. “La migliore energia è quella che non si consuma, ma non basta risparmiare. Questa è la seconda manifattura d’Europa. Il nostro è un Paese molto industriale, è un problema estremamente complesso” ha chiarito realisticamente.
Roberto Cingolani chiarisce che anche se i gasdotti venissero interrotti ora avremmo ancora margine fino ad autunno, come aveva tranquillizzato anche il premier Draghi. “In uno scenario ipotetico in cui ci dicono fra 24 ore il gas russo viene spento, per i primi 3-4 mesi non avremmo grossi problemi, un po’ perché la stagione calda è in arrivo, un po’ perché abbiamo delle riserve, un po’ perché non è che abbiamo solo gas.