La giornalista Rula Jebreal ha commentato la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision 2022, sottolineandone il significato intrinseco.
La vittoria dell’Ucraina all’Eurovision 2022 ha diviso la rete. Se in molti hanno ritenuto sbagliata la vittoria della Kalush Orchestra nel contest musicale più seguito del mondo, in quanto la loro canzone – stando all’opinione di moltissimi utenti della rete nonché delle giuria – non era tra le migliori, altri hanno commentato in modo positivo tale avvenimento, in quanto la vittoria della band ucraina significa molto più che un semplice riconoscimento della bellezza della canzone da un punto di vista musicale. Questa è anche l’opinione della giornalista Rula Jebreal.
Le parole della giornalista
Rispetto alla vittoria della Kalush Orchestra all’Eurovision 2022, “non ha vinto una canzone, ha vinto una speranza”. Queste le parole della giornalista Rula Jebreal, che ha commentato in questo modo la vittoria ucraina all’Eurovision Song Contest 2022 tenutosi a Torino. In un’intervista all’Adnkronos, la giornalista ha dichiarato quanto segue. “Hanno detto ‘troveremo la strada di casa anche se le strade saranno distrutte’”. Queste le parole di Jebreal, che cita Battisti: “‘Cresce un sentimento, cresce in mezzo al pianto’, io aggiungo ‘cresce in mezzo al dolore’, ma cresce un sentimento ancora più forte che ha voluto sostenere l’Ucraina nella lotta di un popolo che vuole libertà, vuole dignità, e vuole resistere contro un dittatore sanguinario”.
Secondo la giornalista palestinese, la quale ha anche la cittadinanza israeliana e quella italiana, “quello che ha vinto sabato notte è l’unità europea di chi vuole mandare un messaggio solidale, unitario, contro la dittatura e a favore dell’arte, della democrazia e della libertà“. Una vittoria estremamente significativa, dunque, anche dal punto di vista politico e sociale. La musica non è solo musica: è anche veicolo di messaggi di resistenza e speranza molto importanti, specialmente in periodi complicati come questo.