Omofobia, Mattarella: "Educare alla non discriminazione"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Omofobia, Mattarella: “Educare alla non discriminazione”

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Oggi 17 maggio è la giornata mondiale contro l’omotransfobia. Le parole del presidente Mattarella per il rispetto e l’uguaglianza.

Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia.

Il Capo dello Stato aggiunge inoltre che “solidarietà e responsabilità sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è “altro” da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l’invito a rinnovare l’impegno al rispetto dell’altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo”.

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L’urgenza di approvare il ddl Zan

La giornata contro l’omofobia è stata istituita purtroppo di recente, solo nel 2007. Ancora più in ritardo l’eliminazione dell’omosessualità dalla lista delle malattia mentale da pate dell’Oms avvenuta solo nel 1990, proprio il 17 maggio, appunto. La giornata viene celebrata in 130 paesi e l’Ue si fa portatore di questi valori ribaditi dalla presidente del Parlamento europeo. Su twitter Metsola scrive: “L‘Europa è inclusività contro discriminazione. Libertà contro odio. Uguaglianza contro pregiudizio. Nella nostra Europa noi possiamo vivere come vogliamo e amare chi vogliamo. In questa giornata come ogni giorno l’Europarlamento è orgoglioso di difendere i diritti Lgbtqi+” mentre tra i paesi emergono discorsi contrastanti come quello di Orbàn contro la “follia gender“.

Mentre in Italia dal Pd e dal M5S ribadiscono la necessità di approvare il ddl Zan per evitare violenza e discriminazione e contrastare l’odio che come ricorda la senatrice Cirinnà è sempre più urgent eperché gli episodi di discriminazione sono ancora troppo alti ancora. C’è ancora molto da fare, ancora troppi stereotipi da abbattere e diritti negati nel nostro paese.

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ultimo aggiornamento: 17 Maggio 2022 11:54

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