La Russia non ha ancora visionato il piano per la pace in Ucraina proposto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Il “piano per la pace” proposto dal ministro degli Esteri dell’Italia, Luigi Di Maio, non sembra essere arrivato nelle mani della Russia. Almeno, questo è quanto detto dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Ma basteranno le proposte di Di Maio, al fine di garantire una pace solida e duratura tra i due Paesi attualmente in guerra?
Le parole di Peskov
La Russia “non ha ancora visto” il piano di pace del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio volto a risolvere la crisi in Ucraina. Queste le dichiarazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Non l’abbiamo ancora visto, speriamo che ci venga consegnato attraverso canali diplomatici e familiarizzeremo con esso“, ha dichiarato Dmitry Peskov.
Le dichiarazioni di Medvedev
Ma non finisce qui: c’è addirittura chi sostiene sia un fake. E non è una voce di poco conto, bensì il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev. In un post su Telegram, Medvedev ha dichiarato: “L’Occidente ha abbracciato il desiderio di creare ‘piani di pace’ che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene se si trattasse di avanzare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma questo è solo un puro flusso di coscienza“.
Medvedev ha anche parlato delle repubbliche di Donetsk e Luhansk, dicendo che “non torneranno in Ucraina”. Il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Russia ha inoltre definito “le proposte per l’autonomia del Donbass nel quadro dello Stato ucraino ovvie sciocchezze e proiezioni a buon mercato“. Medvedev ha inoltre fatto sapere quanto segue, sempre tramite Telegram. “Le decisioni sul loro destino sono state prese dalle repubbliche del Donbass alla fine e non torneranno indietro. Questo è inaccettabile per tutti coloro che ricordano il destino degli accordi di Minsk e l’uccisione di civili della Lpr e della Dpr”.