Svolta nel caso dell’omicidio di Lucia Cipriano. La principale sospettata è Rosa, una delle tre figlie dell’anziana donna.
Lucia Cipriano è l’anziana donna trovata a pezzi all’interno dell’ospizio dove viveva, dentro la vasca da bagno. La vicenda è accaduta a Melzo, un comune di Milano. Una delle tre figlie della donna, è stata fermata stanotte.
Lucia Cipriano aveva ben 84 anni. Il suo corpo è stato ritrovato all’interno di una vasca da bagno, tranciato probabilmente da una sega e che si trovava in evidente stato di decomposizione. La donna, dopo essere stata fatta a pezzi, è stata anche avvolta nel cellophane.
Le indagini sulla morte della donna
Da subito le indagini si sono dirette nei confronti della famiglia della donna. Difatti, la donna non frequentava nessuno, e non era nemmeno autosufficiente. Era inoltre affetta da un inizio di demenza senile. Le accuse nei confronti della figlia di Lucia Cipriano sono di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Lucia Cipriano aveva tre figlie, due delle quali ritenute dagli inquirenti estranee ai fatti.
Rosa Fabbiano è la principale sospettata della vicenda. La donna, di 58 anni, avrebbe telefonato alle altre due sorelle Loredana e Cosma avvertendole del fatto che la madre non rispondeva al telefono. Lucia Cipriano viveva in una casa di riposo. A scoprire il corpo mutilato, era stata Loredana, la più piccola delle tre sorelle. Quest’ultima vive stabilmente a Trento e da tempo, cercava di mettersi in contatto con sua madre ma con scarsi risultati.
L’altra figlia, Rosa, sospettata dell’omicidio, abitava a circa dieci chilometri dalla casa di riposo in cui si trovava sua madre. Era lei a fare visita regolarmente alla donna.
I sospetti nei confronti di Rosa sono iniziati nel momento in cui, la più giovane delle sorelle, avrebbe iniziato a fare sempre più domande sulla vicenda. Le risposte di Rosa alle domande poste risultavano sconclusionate. Proprio per questo motivo, la 47enne avrebbe iniziato ad avere dei sospetti nei confronti di Rosa.