Brutte notizie per l’Olanda: a partire da domani, 31 Maggio, lo Stato Olandese sarà costretto ad acquistare il gas da nuovi fornitori.
La compagnia olandese Gasterra, ha subito comunicato che Gazprom si è risolta nel bloccare definitivamente le forniture di gas allo Stato, a causa del rifiuto, da parte della società, di pagare in rubli.
Così l’Olanda si ritroverà priva di gas, a partire proprio da domani. A comunicarlo ufficialmente è l’operatore GasTerra, ente deputato ad acquistare e commercializzare il gas, a servizio dell’amministrazione olandese. GasTerra ha nuovamente sottolineato di non accettare le modalità di pagamento pretese da Gazprom. Queste ultime, infatti, prevederebbero l’apertura in Gazprombank, di due conti, uno in euro e l’altro in rubli. La concessione della pretesa avanzata da Gazprom, quindi, implicherebbe “il rischio di violare le sanzioni imposte da parte dell’Ue, oltre a presentare troppi rischi di carattere finanziario ed operativo”.
GasTerra non ci sta
GasTerra appare, comunque, positivo al riguardo. L’ente ha dichiarato di aver sottoscritto un contratto con altri fornitori, per un ammontare di 2 miliardi di metri cubi di gas. Un tale quantitativo dovrebbe mettere a riparo l’Olanda, almeno fino ad Ottobre prossimo.
La compagnia danese Orsted ha esplicitamente dichiarato di non accettare le richieste di pagamento di Mosca, a costo di rischiare un interruzione totale del servizio da parte di Gazprom. Il resoconto è che ora, sia l’Olanda che la Danimarca, restano a corto di gas russo. I due Stati faranno compagnia a Bulgaria e Finlandia, già privati dell’approvvigionamento russo.
Mentre le diatribe sulla questione gas, sembrano ormai impazzare in più di uno Stato europeo, l’avanzata russa del Donbass, non si ferma. Il presidente Erdogan, al telefono con Putin, ha tentato la proposta di un vertice di pace, a Instabul. L’aspettativa di Erdogan sarebbe quella di fornire a Kiev e Mosca, un terreno vergine in cui dialogare, protetti, così, dal garante turco.