Il cancelliere tedesco sembra in affanno e messo sotto pressione non in grado di esercitare la leadership di Angela Merkel.
La Germania in questa guerra sembra sia l’anello debole dell’Europa. Spesso messa in discussione per il suo comportamento ambiguo difronte alle sanzioni e all’invio di armi, il paese pena la mancanza della cancelliera Merkel. Il suo successore Olaf Scholz infatti non sembra avere lo stesso polso duro e viene messo in dubbio dai suoi oppositori.
L’eredità di Angela Merkel era lunga e difficile da assumersi ma il cancelliere Scholz sembra non riuscire a reggerne il minimo confronto. Nell’ultimo consiglio europeo, mentre gli altri paesi si affannavano a trovare un compromesso superando i veti di Orban, Scholz voleva approfittare di queste deroghe concesse al paese magiaro e a Praga. Tanto che ha stizzito il premier Draghi che è sbottato in un “Qual è il vostro problema?” riferito ai tedeschi.
Cosa pesa sul nuovo cancelliere tedesco
A Bruxelles si avverte la difficoltà di un paese che prima era leader in Europa. Ora invece il nuovo cancelliere deve barcamenarsi in un’ampia maggioranza e affrontare situazioni che prima venivano prese di petto dalla cancelliera. Il risultato è l’ambiguità delle posizioni della Germania sulle questioni europee. “Come se le istituzioni di Berlino non siano più così chiare” dicono da Bruxelles. “Eravamo abituati al ruolo di una Germania più trainante” dice un ambasciatore.
Ma c’è ottimismo per il nuovo cancelliere. “Scholz ha bisogno di tempo. Anche Merkel all’inizio ci mise un po’ prima di emergere. Sono convinto che alla distanza verrà fuori.” Ma secondo il commentatore tedesco Marschall, la prudenza di Scholz è da attribuire il peso che sulla sua amministrazione ha la Spd, ovvero il suo partito “dove esiste ancora una maggioranza pacifista e una grande nostalgia per l’Ostpolitik e il rapporto con Mosca, che però ormai è irrealistico.”